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27/05/2015 | ID: 1017 |
LA CATTIVA RIFORMA DELLA SCUOLA DI RENZI E LE PROPOSTE DEL M5S |
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inviato da Claudio Summa per Lista Movimento 5 Stelle Avigliano |
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TESTO COMUNICATO NON FORMATTATO |
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Quando noi pensiamo alla scuola in Italia che cosa ci viene in mente? Ci vengono in mente delle scuole che cadono a pezzi. Degli insegnanti sottopagati. I costi per le famiglie, costrette a portare gessi e carta igienica a scuola. O studenti stipati in vere e proprie “classi pollaio”. La riforma della scuola di Renzi, non va a migliorare queste problematiche, al contrario, sostanzialmente dà soldi pubblici a scuole private. Contravvenendo, di fatto, con l’art. 33 della Costituzione che dice che istituti ed enti privati possono pure mettere in piedi delle scuole ma lo devono fare senza oneri aggiuntivi da parte dello Stato. Inoltre, per il M5S, è intollerabile che venga creata la figura di un preside super-manager con poteri così tanto accentrati da mettere in pericolo l’autonomia didattica e la libertà di insegnamento dei professori. Il M5S sono due anni che fa proposte per la scuola pubblica: 8 per 1000 all’edilizia scolastica; possibilità di assumere 300 mila insegnanti precari; obbligo di avere delle classi con massimo 22 alunni e 20 in presenza di un alunno disabile. I soldi dove si trovano? Lo vediamo dalla riforma che i soldi ci sono, però Renzi preferisce destinarli agli istituti privati in mano alle Fondazioni e alle banche che finanziano le campagne elettorali del Pd. |
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