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19/09/2015
ID: 1130
SULLE TASSE : RENZI COME BERLUSCONI
inviato da Vito Fernando Rosa
per Unità Popolare
 

TESTO COMUNICATO NON FORMATTATO

I lavoratori dipendenti le tasse le pagano da sempre. Troppa gente in Italia non le paga . Per questo bisogna riformare il Fisco per combattere l'evasione ed avere un sistema sociale più equo. La riforma del fisco deve servire ad aumentare le entrate facendo pagare chi evade e i possessori dei grandi patrimoni. In Italia il rapporto tra redditi e patrimoni è di 1 a 8 a favore dei secondi, e negli ultimi 8 anni ( gli anni più duri della crisi ) i 10 patrimoni più grandi del paese sono raddoppiati . E Renzi che fa ? Come Berlusconi... annuncia il taglio delle tasse a partire dall'abolizione della tassa sulla prima casa . L’esperienza degli ultimi anni ci ha insegnato che quando si arriva a promettere “via la tassa sulla prima casa” si è in condizioni difficili, quasi disperate . I risultati del mantenimento della promessa sono noti : aumenti di altre tasse, taglio del Welfare e contrazione dell’economia. ma la tassa sulla casa è ancora poca cosa rispetto ai regali alle imprese, in parte già fatti, ed in parte ancora da fare . Non è un caso che il primo ad applaudire Renzi sia stato il Presidente di Confindustria. I padroni vogliono pagare sempre meno tasse scaricando i costi sulle classi popolari : è la redistribuzione al contrario della ricchezza . Renzi dovrebbe ammettere che la sua proposta fiscale significherà un maggiore carico per le classi popolari e, contestualmente, l’aumento dei Ticket sanitari, la riduzione dei servizi di trasporto per i pendolari, l’eliminazione della residua assistenza agli anziani ecc . Per restare al tema dell’abitazione, una strada alternativa per cancellare la tassa sulle prime case di valore basso e medio c’è : si approvi il Decreto sull'aggiornamento del Catasto, rinviato sine die ( per caso ? ) e si faccia pagare le abitazioni di maggior valore, quelle lussuose, quelle situate nel centro delle grandi città ecc. ma sarebbe un intervento progressivo, ma il PD di Renzi si preoccupa degli interessi dei più forti . Renzi ha già ridotto le tasse sulle imprese e in più annuncia l'abolizione dell' IRAP. L'Irap serve a pagare il sistema sanitario pubblico. chi pagherà, dopo l'abolizione dell' Irap, le prestazioni sanitarie pubbliche ? O aumenteranno i Ticket o si taglieranno i servizi per i lavoratori ? Il taglio dell’Irpef è previsto per ultimo nel 2018, guarda caso il 2018 l'anno delle elezioni politiche ... ci vien da ridere, per non piangere . Il nostro sistema fiscale è profondamente ingiusto, perché consente un'evasione che vale da sola l' 8 % del Pil . Dire che si riducono le tasse, per nascondere una azione di governo finora disastrosa per le classi popolari, e poi tagliare di fatto i servizi che quelle tasse garantiscono, non è una buona cosa per i lavoratori e i precari del nostro paese . Non facciamoci abbindolare dalle facili promesse di chi ha già dimostrato quali interessi economici e sociali difende . Bisogna riformare il Fisco rispettando e praticando la Costituzione : "tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. il sistema tributario è informato a criteri di progressività". Ma Renzi è regressivo !
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