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30/11/2015 | ID: 1179 |
PER IL PRESIDENTE, L’ENTE PARCO È UN ‘POSTIFICIO’. VERGOGNOSE LE DICHIARAZIONI DI TOTARO |
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inviato da Gianni Rosa per Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale |
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TESTO COMUNICATO NON FORMATTATO |
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Per il Presidente, l’Ente Parco è un ‘postificio’. Vergognose le dichiarazioni di Totaro
Avevamo sollecitato l’intervento del dott. Totaro, Presidente dell’Ente Parco Nazionale Appennino lucano Val d’Agri Lagonegrese sulla faccenda del comando della dottoressa Florenzano presso la Segreteria di Pittella. Ecco, letto il suo comunicato, gli siamo grati perché ha confermato che l’assunzione della Florenzano è tutta politica.
Infatti, il richiamo alla temporaneità dell’assunzione, al contrario di quello che pensa il Presidente del Parco, dimostra che la Florenzano è stata assunta, solo e soltanto, per finire nella segreteria del Presidente della Giunta. Mettiamola così: ci dica il Presidente Totaro, chi si occupa delle esigenze ‘temporanee’ che hanno motivato l’assunzione per tre anni della rappresentate del candidato Marcello Pittella all’interno del Comitato organizzativo promotore delle primarie di centro – sinistra per la scelta del Candidato Presidente per le elezioni regionali, visto che non lavora presso il Parco? Magari la medesima persona che ha vinto il concorso a tempo indeterminato? Ma esistono queste esigenze che richiedevano un’unità in più rispetto all’organico?
Questo episodio, secondo il Presidente Totaro, rappresenterebbe un ‘meccanismo virtuoso’. Totaro arriva a dire anche questo: l’Ente “cerca di dare il proprio contributo alla piaga della disoccupazione giovanile”. Per Totaro, l’Ente Parco serve a trovare posti di lavoro ai giovani, ovviamente solo ai giovani amici di Pittella.
Ci rendiamo conto che l’impunità di cui godono certi personaggi in Basilicata, consenta loro di dire e fare ogni cosa. Ma dichiarare pubblicamente che l’Ente Parco è un ‘postificio’, è vergognoso. È semplicemente vergognoso.
In Basilicata, siamo al paradosso per cui andare contro la legge diventa un’opera di bene. In un altro posto, queste dichiarazioni meriterebbero la destituzione immediata di chi le ha pronunciate con interdizione perpetua dall’assunzione di incarichi pubblici. In una Regione che non è la nostra, dove la connivenza tra politica e amministrazione è cultura dominante, nessuno si sarebbe mai azzardato a rilasciare dichiarazioni simili.
Ma qui siamo in Basilicata, terra in cui un ente pubblico si riduce a fare da intermediario nell’assunzione di un’amica del Presidente della Regione. Questo è un oltraggio alle Istituzioni e a tutti i giovani disoccupati lucani.
Ecco perché, in Basilicata, è necessario operare un ‘rinascimento culturale’ della legalità. Senza legalità, si permette sempre che qualcuno con più amicizie sia anteposto a chi ha più competenze, si permette sempre che un ente pubblico o un’Istituzione siano utilizzati non per il bene comune ma per scopi personali.
Questo è quello che noi non vogliamo e che continueremo a combattere. Prima o poi, i Lucani si risveglieranno e allora sì che ci sarà la vera rivoluzione.
Potenza, 29 Novembre 2015
Gianni Rosa, Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale
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