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31/03/2016 | ID: 1243 |
IL SILENZIO-ASSENSO DEL COMUNE DI AVIGLIANO CONSENTE LO SCEMPIO DELLE PALE EOLICHE A RIDOSSO DEL CASTELLO DI LAGOPESOLE. |
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inviato da Nicola Margiotta e Vincenzo Claps per Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale |
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TESTO COMUNICATO NON FORMATTATO |
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Il silenzio-assenso del Comune di Avigliano consente lo scempio delle pale eoliche a ridosso del Castello di Lagopesole.
Ormai è diventata una vera è propria invasione incontrollata quella dei parchi eolici, che non si ferma davanti a niente e nessuno. Sembra che il nostro territorio sia destinato sempre di più ad assomigliare ad un paesaggio texano. Con la connivenza e il silenzio dell’Amministrazione aviglianese.
La Regione Basilicata, con la Deliberazione di Giunta Regionale n. 254 del 16/03/2016, ha rilasciato il giudizio di compatibilità ambientale per la realizzazione di un parco eolico a ridosso del Castello di Lagopesole, ricadente nei Comuni di Bella, Filiano ed Avigliano. Si autorizza, in pratica, l’istallazione di 13 aerogeneratori della potenza complessiva dell‘intero impianto pari a 31,20 Mw.
E cosa fa il Comune di Avigliano? Interviene per dare parere negativo? Neanche per sogno. Tace. E, quindi, acconsente.
Non siamo dinanzi al solito minieolico dove il procedimento autorizzativo è fortemente semplificato. In questo caso, tutti gli Enti coinvolti hanno avuto tempo e modo per poter esprimere le proprie valutazioni, al punto che il progetto autorizzato è stato parzialmente modificato rispetto a quello inizialmente presentato.
L’iter amministrativo è iniziato il 24/07/2015 quando la società proponete ha presentato l’istanza di V.I.A alla Regione Basilicata e contestualmente le attestazioni di deposito del progetto presso i Comuni interessati, tra i quali quello di Avigliano.
Nei mesi scorsi tra modifiche e prescrizioni solamente il Comune di Filiano ha presentato ricorso, mentre il Comune di Avigliano ha seguitato a vivere nel suo stato di torpore, accettando passivamente l’istallazione di pale eoliche a ridosso del castello. In altre parole, il Comune di Avigliano non ha espresso alcun parere, il che equivale ad aver assentito allo scempio che si sta perpetrando.
Nel passato siamo stati l’unica forza politica ad affrontare il problema in tutte le sedi, ad iniziare dalla Regione Basilicata dove, attraverso l’interessamento del Consigliere Gianni Rosa, abbiamo cercato di emendare il Disciplinare Procedure per l’attuazione del Pear (DGR. N. 2260 /2010), per giungere all’approvazione dell’art. 3 della L. R. n. 54 del 30/12/2015 (Recepimento dei criteri per il corretto inserimento nel paesaggio e sul territorio degli impianti da fonti di energia rinnovabili ai sensi del D.M. 10/09/2010). L’obiettivo è stato sempre quello di fornire ai Comuni l’opportunità di poter regolamentare l’istallazione di impianti minieolici.
Riteniamo inqualificabile l’atteggiamento del Comune di Avigliano, il quale ha avuto tempo e modo di intervenire per far valere le proprie ragioni nelle sedi opportune, ma è evidente che l’Amministrazione comunale è favorevole a questo scempio e continua a dormire sogni tranquilli.
Riesce difficile comprendere come in aree immediatamente a ridosso di quelle sottoposte a vincolo paesaggistico, lì dove, a ragione, vengono date precise istruzioni sul colore di edifici, serramenti e inferriate, si permetta l’installazione di impianti che schermano la linea dell’ orizzonte avendo l’ effetto di un vero e proprio pugno nell’ occhio.
Il nostro è un richiamo al buon senso, dal momento che l’installazione di questi impianti dovrebbe avvenire al di fuori della linea d’orizzonte delle aree di interesse storico, culturale e paesaggistico.
Ci auguriamo che sulla vicenda intervenga la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata e che essa impieghi tutti i mezzi a sua disposizione per scongiurare l’ennesimo scempio ai danni del paesaggio, affinché l’ interesse economico e dei privati non abbia ancora una volta a prevalere su quello per il bene comune.
Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale continuerà la propria battaglia politica ad ogni livello istituzionale per limitare questa vera e propria invasione. Nel frattempo invitiamo gli Aviglianesi a riscuotere dal torpore il Sindaco Summa ed i suoi stretti collaboratori, prima che si inizino le procedure per installare le pale eoliche anche sul monumento di Emanuele Gianturco.
Avigliano, 30 Marzo 2016
Vincenzo Claps e Nicola Margiotta, Portavoce di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale Città di Avigliano
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