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04/06/2016 | ID: 1285 |
LOGO PER LA PRODUZIONE DI OLIO LUCANO? BRAIA DIMOSTRA DI NON CONOSCERE LA BASILICATA REALE |
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inviato da Gianni Rosa per Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale |
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TESTO COMUNICATO NON FORMATTATO |
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Logo per la produzione di olio lucano? Braia dimostra di non conoscere la Basilicata reale
L’altra sera a Grassano durante il convegno “Tradizione e Innovazione dell’olio di oliva in Basilicata”, organizzato dall’Amministrazione comunale, ascoltando Braia è emerso come sia superficiale la politica messa in campo in questi mesi dalla Regione Basilicata per il comporto olivicolo.
Se da un lato l’Assessore tecnico ha ricordato che il Consiglio regionale ha approvato una specifica Legge, la n. 24 del 6 agosto 2015, con la quale si sancisce l’importa del settore e la necessità della sua valorizzazione, dall’altro nulla dice del programma triennale delle attività che il Dipartimento intende porre in essere finalizzate proprio alla valorizzazione e la promozione dell’olivicoltura, programma previsto dall’art. 3 della Legge.
Non basta affermare che la Regione ha dato impulso alla progettazione del logotipo “olio lucano”, utile evidentemente per presentare la Basilicata dell’olio con un marchio unico nelle manifestazioni fieristiche e nelle attività di comunicazione. I problemi del comparto sono molto più profondi e non possono essere risolti da un logo.
La filiera lucana è ben lontana dal potersi definire una ‘industria’, affetta da troppa frammentazione e polverizzazione: 29.000 ettari per 32.000 aziende, che fotografano una superfice media aziendale molto bassa, cui si deve aggiungere una forma diffusa di commercializzazione in cisterne anonime, che molto spesso non riesce a remunerare i costi di produzione molto alti. Se da un lato bisogna cambiare la cultura lucana, provando a capire che l’aggregazione tra produttori è un punto di forza per migliorare quantità e qualità, dall’altro la Regione deve attuare politiche incisive facilitando anche l’utilizzo dei fondi.
Su tutto ciò Braia è stato molto evasivo, ha parlato solo del marchio, un futuro IGP, che ad oggi è solo nell’immaginario, ma null’altro. Allora perché non mettere nero su bianco il programma triennale che la Regione vuole portare avanti? Lo attendiamo con la speranza che il Consiglio regionale venga coinvolto per poter dare il proprio contributo.
La politica di questo Governo regionale si dimostra ancora una volta proiettata alla mera apparenza, ma totalmente priva di sostanza e di conoscenza della realtà lucana.
Caro Assessore Braia, gli slogan valgono solo il tempo che serve per pronunciarli, contano solo i fatti. E di certo c’è solo che l’aumento delle importazioni dalla Tunisia deciso dall’Unione Europea con il voto favorevole anche di Pittella senior non aiuta evidentemente i produttori lucani.
Potenza, 3 Giugno 2016
Gianni Rosa, Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale
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