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24/07/2016 | ID: 1307 |
RIFORMA SANITARIA REGIONALE, PITTELLA RICORDI CHE SIAMO IN DEMOCRAZIA E PORTI IL PROVVEDIMENTO IN CONSIGLIO |
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inviato da Gianni Rosa per Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale |
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TESTO COMUNICATO NON FORMATTATO |
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Riforma sanitaria regionale, Pittella ricordi che siamo in democrazia e porti il provvedimento in Consiglio
Apprendiamo dalle testate giornalistiche che c'è una riforma del sistema sanitario lucano; apprendiamo che il Governatore della Basilicata ha un progetto di ridimensionamento delle strutture ospedaliere della Regione. Ma noi non sappiamo quale sia.
Pittella si è guardato bene dal mettere al corrente della riforma l'unico organo che può approvarlo: il Consiglio. L'ultimo 'parto' della mente del Governatore non è ancora a disposizione delle Commissioni consiliari che dovrebbero esaminarlo.
Tuttavia, il Presidente della Regione, in questi giorni, è in giro per la Basilicata a promuoverlo come se fosse già approvato. Verrebbe da pensare che il Governatore, viste le ultime 'cantonate' prese, si vergogni del provvedimento e cerchi scuse per non portarlo in Consiglio.
Non è la prima volta che Pittella pensa di essere un 'despota' che può fare a meno delle Istituzioni democratiche. Questo atteggiamento insopportabile rappresenta, da un lato, la consapevolezza di Pittella di poter disporre, oramai, a suo piacimento, dei voti della maggioranza; dall'altro, la necessità di non apparire un piccolo dittatore facendo finta di condividere, a cose fatte, la riforma con le comunità interessate più direttamente.
Non possiamo ancora esprimere un giudizio sul provvedimento, non essendo a conoscenza del contenuto. Ma non possiamo esimerci dall'esprimere un giudizio politico sull'atteggiamento del Governatore che, forse, pensa che tutto il Consiglio sia composto da vassalli al suo servizio.
Che si sia assicurato l'appoggio del centrosinistra dispensando poltrone a destra e a manca e 'comprando' il voto dei partiti minori, a noi non interessa.
Che i suoi compagni di partito non abbiano un sussulto di dignità e chiedano il ripristino delle regole democratiche e del confronto nell'unica sede deputata ad esso, ci importa ancora meno. Ognuno di loro risponderà al proprio elettorato alla fine del mandato quando i Lucani chiederanno cosa hanno fatto a parte alzare la mano e votare acriticamente tutto quello che il loro 'feudatario' desidera.
Quello che importa a noi è dire ai Lucani che, in Consiglio regionale, c'è ancora qualcuno che, prima di prendere decisioni che influenzeranno le vite di tutti i cittadini, vuole leggere le carte, studiarle e, solo dopo, esprimere un parere.
I Lucani devono sapere che, di fronte ad una maggioranza basata sul poltronificio e non certo sulla condivisione di idee e di progetti, c'è qualcuno che ancora mantiene la propria integrità.
Siamo di fronte ad una dittatura, allo scardinamento delle regole democratiche con la connivenza di chi, grazie a quelle regole democratiche, è stato eletto. Siamo profondamente indignati dal comportamento del 'ducetto' e dei suoi compari.
Potenza, 23 Luglio 2016
Gianni Rosa, Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale
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