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IL COMUNE DI AVIGLIANO HA SPESO 250 MILA EURO PER GLI AVVOCATI
 
 
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COMUNICATO DI RISPOSTA AVV. DONATELLO GENOVESE

 

Potenza, 18-2-2014

   
 

Spett.le

  Comune di Avigliano
  C.A. Sig. Sindaco
  Sig.ri Consiglieri Comunali
  Sig.ri Assessori
   
  E, p.c., Alla Cittadinanza Aviglianese
   

OGGETTO: Spese legali.

 
   

In relazione al volantino diffuso a mani in Avigliano e pubblicato sul sito web “www.aviglianonline.eu” nel corrente mese dal Consigliere comunale Geom. Vito Fernando Rosa (titolato “Queste le spese legali sostenute dalla Giunta Summa dal 2010 ad oggi, in piena continuità con quella di Tripaldi, di cui è la brutta copia”), stante il ricorrente riferimento alla mia persona, ritengo necessario precisare quanto segue, per una più corretta, e completa, pubblica informazione.

I – Vertenza contro Ladik Rosario.

La causa, concernente spettanze economiche contestate dell’impresa, ha avuto due gradi di giudizio (TAR Basilicata e Consiglio di Stato). L’incarico relativo al giudizio innanzi al TAR mi è stato affidato dall’Ente nel lontano 1991 (Sindaco Prof. Francesco Mancusi); quello relativo al giudizio innanzi al Consiglio di Stato, prosecuzione del primo, nel 1999 (Sindaco Dott. Domenico Tripaldi).
Per tale causa, in cui il Comune è risultato soccombente, ho percepito, nel 2011, la somma imponibile di €. 10.000,00, oltre IVA e Cassa, nei limiti delle previgenti tariffe professionali, in misura inferiore ai valori medi tariffari.

II – Vertenza contro Telecom Italia.

La causa ha avuto un solo grado di giudizio, innanzi al TAR Basilicata, ed ha riguardato la collocazione di un impianto di telefonia mobile a Lagopesole, nelle vicinanze del Castello federiciano.         L’incarico mi è stato affidato nel 2008 (Sindaco Dott. Domenico Tripaldi).
Per tale causa, in cui il Comune è risultato vittorioso, ho percepito, nel 2011, la somma imponibile di €. 6.000,00, oltre IVA e Cassa, nei limiti delle previgenti tariffe professionali, in misura inferiore ai valori medi tariffari.

III – Appello Mancusi Carmine.

La causa è tuttora pendente innanzi alla Corte di Appello di Potenza L’incarico mi è stato affidato nel 2008 (Sindaco Dott. Domenico Tripaldi), quale prosecuzione di un incarico di difesa in un giudizio di primo grado, conferitomi nel 1991 (Sindaco Prof. Francesco Mancusi), in cui il Comune è risultato vittorioso.
Trattasi della vertenza relativa all’esproprio per la costruzione della Cooperativa edilizia “Celere”.
Per il giudizio di appello è stata soltanto preventivata la spesa, nei limiti delle previgenti tariffe professionali, in misura pari ai valori medi tariffari, ma l’importo  impegnato dall’Ente (al lordo dell’Iva, della Cassa di previdenza e delle spese) non mi è stato pagato, non essendosi concluso il giudizio.

            Si consideri che l’importo di mia spettanza potrebbe essere inferiore a quello preventivato, sia perché potrebbe essere posto dal giudice a carico dell’appellante, sia perché nelle more sono entrate in vigore le nuove tariffe professionali, più favorevoli delle precedenti.

IV – Appello Viggiano Domenico ed altri.

La causa è tuttora pendente innanzi alla Corte di Appello di Potenza. L’incarico mi è stato affidato nel 2007 (Sindaco Dott. Domenico Tripaldi), quale prosecuzione di un incarico di difesa in un giudizio di primo grado, conferitomi nel 1993 (Sindaco Dott. Giuseppe Tripaldi), in cui il Comune è risultato vittorioso.
Trattasi della vertenza relativa all’esproprio per la costruzione della Cooperativa edilizia “Le Due Fiamme”.
Per il giudizio di appello è stata soltanto preventivata la spesa, nei limiti delle previgenti tariffe professionali, in misura pari ai valori medi tariffari, ma l’importo impegnato dall’Ente (al lordo dell’Iva, della Cassa di previdenza e delle spese) non mi è stato pagato, non essendosi concluso il giudizio.
Si consideri che l’importo di mia spettanza potrebbe essere inferiore a quello preventivato, sia perché potrebbe essere posto dal giudice a carico degli appellanti, sia perché nelle more sono entrate in vigore le nuove tariffe professionali, più favorevoli delle precedenti.

V – Appello Coop. L’Alternativa.

La causa è tuttora pendente innanzi alla Corte di Appello di Potenza. L’incarico mi è stato affidato nel 2006 (Sindaco Dott. Domenico Tripaldi), quale prosecuzione di un incarico di difesa in un giudizio di primo grado, conferitomi nel 1999 (Sindaco Avv. Domenico Pace), in cui il Comune è risultato parzialmente vittorioso.
Trattasi della vertenza relativa ai lavori per la costruzione della Palestra polifunzionale.
Per il giudizio di appello è stata soltanto preventivata la spesa, nei limiti delle previgenti tariffe professionali, in misura pari ai valori medi tariffari, ma l’importo impegnato (al lordo dell’Iva, della Cassa di previdenza e delle spese) non mi è stato pagato, non essendosi concluso il giudizio.
Si consideri che l’importo di mia spettanza potrebbe essere inferiore a quello preventivato, sia perché potrebbe essere posto dal giudice a carico della parte appellante, sia perché nelle more sono entrate in vigore le nuove tariffe professionali, più favorevoli delle precedenti.

VI – Causa contro Poste Italiane.

Trattasi del giudizio intentato innanzi al TAR Basilicata dal Comune di Avigliano contro Poste Italiane relativo alla chiusura dell’Ufficio postale di Possidente. L’incarico mi è stato conferito nel 2013 (Sindaco Dott. Vito Summa) e si è concluso con sentenza di accoglimento del TAR.
Per il giudizio di primo grado ho percepito, nel 2013, la somma di €. 2.641,00 al netto dell’Iva, della Cassa e del contributo unificato.
Non ho percepito ancora le competenze stanziate per il giudizio di appello cautelare (conclusosi con la rinuncia da parte di Poste Italiane) e per il giudizio di appello di merito (appena iniziato) innanzi al Consiglio di Stato.
Le somme impegnate dal Comune di Avigliano (importi al lordo dell’Iva, della Cassa di previdenza e delle spese) sono in linea con le vigenti tariffe professionali, di poco superiori ai minimi.

VII – Causa contro Coop. Nasce Un Sorriso.

L’incarico di difesa in un giudizio innanzi TAR Basilicata intentato dalla Cooperativa mi è stato conferito nel 2013 (Sindaco Dott. Vito Summa) e si è concluso con sentenza immediata d’improcedibilità del TAR.
Per tale giudizio sono in attesa del pagamento della somma impegnata dal Comune di Avigliano (importo al lordo dell’Iva, della Cassa di previdenza e delle spese), di poco superiore al minimo delle vigenti tariffe.

Considerazioni di carattere generale.

In conclusione, per i giudizi menzionati dal Cons. Vito Fernando Rosa nel periodo menzionato nel volantino di cui sopra (2010-2014) ho percepito finora la somma di €. 18.641,00, al netto di Iva e Cassa (a carico del cliente, ai sensi di legge), non già la maggior cifra che viene erroneamente indicata.
In tutti i casi considerati, ad eccezione del caso Poste Italiane, il Comune di Avigliano si è limitato a difendere la proprie ragioni in presenza di azioni giudiziarie intentate da altri soggetti. Per far ciò doveva necessariamente nominare dei legali, poiché la legge non consente l’autodifesa.
Ignoro le ragioni per le quali le varie Amministrazioni comunali succedutesi nel tempo abbiano inteso affidarmi i menzionati incarichi, ma, ovviamente, di tale scelta, come lavoratore autonomo, non posso dolermi.
Il volantino sembrerebbe lasciare intendere alla collettività che il sottoscritto e gli altri legali nominati si arricchiscano ingiustamente ai danni del Comune di Avigliano, quando, in realtà, trattasi di compensi giustificati dall’importanza degli incarichi, dal lavoro svolto e dai risultati conseguiti.
Trattasi, per quanto mi riguarda, di somme lorde che hanno subito la pesante falcidie dell’imposizione fiscale (Irpef, Irap, addizionali e contributi previdenziali) e delle spese professionali, per cui, di fatto, il guadagno netto è risultato pari a circa un terzo dell’imponibile netto percepito.
Se questo è l’ennesimo tentativo di offuscare l’immagine e la dignità di un’intera categoria di professionisti nell’opinione pubblica, esso va respinto con fermezza, in quanto assolutamente infondato e ingiusto.
Cordialmente,

 
 

Avv. Donatello Genovese

 
 
inviato il 17/02/2014
da Vito Fernando Rosa
per la categoria ECONOMIA
 
 
 
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