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AVIGLIANO – BELLA 3 – 0 |
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AVIGLIANO: Raimondi, Colangelo (27’s.t. Paterna M.), Galasso, Maitilasso (33’s.t. Summa), Gerardi (41’s.t. Cascone), Marsico F., Petilli F., Santarsiero A., Paterna L., Vaccaro, Marsico A.. A disposizione Picerno, Spadola, Nardozza, Santarsiero M.. All. Petilli M.
BELLA: Uva, Parisi, Asmodeo, Troiano (31’s.t. Yembone), Isoldi, Martone, Gliubizzi, Restaino, Giordano, Remollino, Carlucci. A disposizione Nigro, Vitiello. All. Troiano. ARBITRO: Rago R. di Moliterno (guardalinee Rago N. e Chiarillo di Moliterno). RETI: 7’s.t. e 15’s.t. Vaccaro, 23’s.t. Marsico A.. NOTE: Pomeriggio soleggiato ma ventoso, terreno di gioco in buone condizioni. Ammonito Gerardi (A), calci d’angolo 3-1 per il Bella La sofferenza, poi la festa. L’ultima speranza, poi il crollo. Tutto come da manuale, tutto come solo una partita da “dentro o fuori” può dare. La spunta l’Avigliano, ed ancor più che giusto è logico così, perché la differenza di qualità è stata lampante. Ma il Bella non ha nulla da rimproverarsi. Doveva vincere per evitare i playout, e ci ha provato. Ma per una volta, ha prevalso la razionalità di uno sport che spesso è tutto tranne che razionale, e il risultato ha premiato la squadra migliore. Che pure ha quasi regalato un tempo quanto meno di speranza ad un avversario che per nulla irresistibile. Troppi metri lasciati a centrocampo alle iniziative del Bella, nonostante lo sgolarsi di Mario Petilli dalla panchina, e troppa leziosità in fase offensiva da parte dell’Avigliano hanno tenuto aperta per un tempo la partita. La facilità con cui l’Avigliano riusciva ad entrare per vie centrali nella difesa ospite vanificata dall’imprecisione sotto porta e dall’esperienza di Uva (bravo su Vaccaro in avvio e sul finire del primo tempo; salvato dall’errore di mira di Paterna dopo un quarto di gara): così il Bella non solo è rimasto in partita, ma ha saputo mettere più di un brivido agli uomini di casa, con un paio di conclusioni dalla distanza (Gliubizzi al 16’, Raimondi para; Restaino al 40’, traversa sfiorata), ma soprattutto (20’) con la ghiotta occasione per Giordano, bravo a sfruttare l’errato posizionamento della difesa di casa, a presentarsi in area e a saltare Raimondi, ma che sulla sua strada ha trovato Galasso pronto a respingere salvando il risultato. Il riposo cambia lo spartito e l’esecuzione. Cambia, soprattutto, l’approccio dell’Avigliano, che prende il comando delle operazioni. E a quel punto, ci vuole davvero poco perché la gara abbia la sua svolta. L’uno-due di Vaccaro in otto minuti (7’ e 15’) è micidiale, Antonello Marsico (23’) completa il tris, e la festa granata può incominciare in anticipo. Il Bella subisce il colpo, non molla ma non punge più, e solo una punizione di Remollino (Raimondi ci mette i pugni) fa avvicinare i grigiorossi al gol. L’Avigliano gioca sul velluto, potrebbe dilagare, ma infierire in fondo non sarebbe nemmeno giusto. C’è il tempo per alcuni dei giovani della juniores, serbatoio al quale attingere per il futuro, di provare ad assaggiare il sapore della prima squadra. E poi c’è la festa, meritatissima, per una squadra che alla fine può pensare che con un po’ più di esperienza avrebbe potuto trovarsi, a stagione finita, in una posizione migliore. Dettagli, in fondo: l’obbiettivo era la salvezza, ed è stato centrato. Fra il Bella e la permanenza il Promozione, invece, c’è il play out con l’Anzi. |
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inviato il 02/05/2017 |
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da Giancarlo Tedeschi |
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per la categoria
SPORT
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