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I SOCIALISTI AVIGLIANESI HANNO PORTATO IL CONSORZIO A.S.I. ALLA BANCAROTTA: LA REPLICA DEGLI AVVOCATI GAETANO E PIETRO BASILE |
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LA REPLICA DEGLI AVVOCATI GAETANO E PIETRO BASILE
I sottoscritti Avv.ti Gaetano e Pietro Basile, in merito al manifesto pubblicato su aviglianoonline.eu a richiesta di Coviello Canio nell’interesse di Unità Popolare, intendono rettificare, dati alla mano, l’affermazione che il compenso professionale corrisposto agli scriventi dal Consorzio ASI sia stato per l’anno 2014 quello indicato nel manifesto, e cioè € 3.166,66, per ciascuno degli scriventi. In verità detta somma rappresenta il compenso complessivamente corrisposto ad entrambi gli scriventi, che quindi singolarmente ne hanno percepito la metà. E’ avvenuto che l’incauto redattore del manifesto abbia tradotto l’espressione contenuta nella delibera dell’ASI “entrambi” i professionisti con “ciascuno” dei professionisti. Tra l’altro, ad eliminare ogni dubbio sull’importo pattuito con entrambi i professionisti, v’è l’art. 6 della Delibera che imputa la spesa globale della convenzione con lo Studio Legale Basile facendola pari ad € 38.000,00 per l’anno 2014, esattamente pari dunque a 3.166,66, mensili! Va solo rimarcato - oltre a stigmatizzare il difetto di comprensione del redattore del manifesto - che il compenso pattuito dal Consorzio ASI con lo Studio Legale Basile era pari al compenso che il Consorzio corrispondeva in precedenza ad altro unico professionista. Ne deriva, dunque, che con lo stesso costo sopportato in precedenza per un solo legale, il Consorzio si è avvalso di due professionalità distinte, seppur legate da un rapporto di colleganza associativa, portatrici di distinte e diversissime competenze in campo giuridico. Quanto precede non è certo finalizzato a giustificare l’incarico ricevuto o il lavoro svolto - di non lieve entità in un periodo in cui sul Consorzio gravavano enormi problematiche giuridiche concernenti questioni civili, amministrative e penali - ma solo a stabilire la verità dei dati e dei fatti, come doverosamente dovrebbe fare chi esercita il diritto di informare, e ciò per rispetto sia dei lettori, che confidano nell’esattezza delle notizie pubblicate, oltre che naturalmente delle persone nominate. I sottoscritti intendevano unitamente alla richiesta di rettifica rivolta a codesto sito, pretenderla anche dall’utilizzatore delle bacheche che contengono il manifesto in questione, ma ciò non è stato possibile poiché le stesse risultano presso gli Uffici Comunali competenti prive di referenti, al contrario di ciò che la legge e i regolamenti impongono, e quindi abusive. Ciò è intollerabile, in quanto l’esercizio del sacrosanto diritto costituzionale di libera manifestazione del pensiero deve essere necessariamente accompagnato, come avviene per l’esercizio di ogni altro diritto, dalla assunzione di responsabilità da parte di chi tale diritto intende esercitare, a tutela dell’altrettanto sacrosanto diritto, pur di rango costituzionale, di tutela della onorabilità dei cittadini. Pertanto, si spera che gli Organi Comunali competenti provvedano al doveroso ripristino delle regole di gestione delle bacheche, al fine non certo di limitarne l’uso, ma di favorirne anzi la diffusione, nel rispetto però dell’insopprimibile principio della individuazione dei responsabili e referenti delle stesse, affinché la libertà di critica e di manifestazione del pensiero sia esercitata nell’alveo del principio di responsabilità, evitando così che uno strumento di informazione garantisca l’impunità della maldicenza esercitata da anonimi. Avigliano, 26.08.2017Avv. Gaetano Basile e Avv. Pietro Basile |
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inviato il 26/08/2017 |
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da Avv. Gaetano Basile e Avv. Pietro Basile |
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per la categoria
POLITICA
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