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RISPOSTA A FACEBOOK ACCOUNT SEQUESTAÈ UNADONNA |
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Le scrivo, sig.ra Imbrenda, dopo alcuni giorni e mi scuso per il ritardo, ma sono impegnata a portare il mio contributo in un Paese che mi dicono averla vista crescere e che credo non meriti le parole che lei ha voluto dedicargli.
Io le posso anche chiedere scusa se non mi sono intrattenuta con lei in convenevoli, ma lei dovrebbe chiedere scusa al suo Paese, ai genitori, ai bambini, ai volontari delle associazioni e a tutti coloro che ancora credono e si impegnano affinchè le cose possano migliorare. Non mi soffermo a spiegarle quanto lavoro c’è dietro l’organizzazione dell’Estate Aviglianese e certo non ho ricevuto solo la sua mail con proposte interessanti, ma ho fatto una scelta condivisa con le Associazioni che ci sono, glielo garantisco, e si raccontano, s’impegnano, si dannano l’anima per far vivere le loro comunità e, scusi la presunzione, credo ci riescano con il supporto dell’Amministrazione, che mette in campo tutte le energie di cui è capace, facendo i conti con gli innumerevoli tagli che ha subito negli ultimi anni e che certo non le saranno sfuggiti , per dare dignità ad un territorio straordinario come quello aviglianese. Io ci metto (come tutti gli amministratori ) la mia faccia e quel poco di bagaglio culturale che certo non può competere con il suo “grandioso” di donna di grande cultura e modi gentili , ma la mia cultura, che supera spettacoli e rappresentazioni teatrali, ha a che fare con il rispetto per gli altri e quell’educazione che lei mi accusa di non avere e che, non solo offende me e chi mi ha cresciuto ma quanti ho la fortuna di avere vicino a testimoniare le mie azioni e non le “inutili chiacchiere “ che troppo spesso sono sterili e velenose come le sue. Lei non mi conosce e certo è libera di non condividere la mia linea di amministratore ma non credo possa permettersi di entrare nel mio essere donna, più o meno irritante a suo giudizio, nelle risposte. Lei ha visto solo strade sporche, bambini che inventano giochi imbecilli , atti di parcheggio selvaggio, lei ha visto solo ciò che ha voluto vedere perché c’è questo, ma non solo questo ( come in tutti i posti del mondo ) e mi creda Avigliano combatte per non fare ciò che lei gli augura : sprofondare . Serve forza, energia , critica, collaborazione, solidarietà e quel minimo di ottimismo che manca a lei e che, dall’alto del suo trespolo, sentenzia e sa tutto, vede anche il futuro , catastrofico, in linea con il suo pessimismo distruttivo Avigliano l’aspetta, senza rancore , per farle vedere altro : un orgoglio di appartenenza e una forza nel non mollare ….o Avigliano aspetta la sua salvatrice?
L’ASSESSORE ALLA CULTURA
Anna D’Andrea
Si riporta, per visione, il post originario, inviato 29 luglio alle ore 6.27 dall'account facebook Sequestaè Unadonna come commento alla pagina su aviglianonline "ESTATE AVIGLIANESE 2014: ECCO I PROGRAMMI" - In Evidenza
in data 10/7/2014 inviato da Anna D'Andrea
" Principio il mio commento con una domanda ad una specificazione sibillina alquanto: "Estate ecc...Vivila con le Associazioni" Quali? Di chi? E soprattutto perché soltanto, se lo sono, territoriali?Scrivo con cognizione di causa, avendo anche io, attrice teatrale, inviato il mio progetto. Riassumo in breve l'assenza di alcuna disponibilità al dialogo, alla discussione e soprattutto ad una risposta tempestiva negativa o positiva. Avigliano è purtroppo ancora il paese ( fu una "Nazione")del non detto, del non si dice,del non sta bene, del non rispondo...In data 05/06/2014 11.39 invio la mia proposta di spettacolo teatrale (da me scritta diretta ed interpretata ed andata in scena a Roma e provincia, con la regia e le musiche inedite di Gabriele Sisci) relativa alla drammatica ed attualissima questione delle donne rifugiate politiche in Italia. Ne appuro la visualizzazione avvenuta alle ore 12.02 dello stesso giorno e passano venti giorni prima che io ricontatti l'Assessore per avere una risposta negativa o positiva sul mio progetto: il buon senso ed il ruolo da Lei ricoperto lo imporrebbero in un Paese civile! Ricevo il giorno successivo il seguente messaggio via mail: " L'Estate Aviglianese è stata realizzata con il supporto delle associazioni, pertanto il progetto da Voi presentato, purtroppo, non può essere preso in considerazione.
Saluti, Assessore Anna D'Andrea." Né un buongiorno, né un buonasera, formule di saluto cordiali negate e soprattutto impreziosite stante la loro assenza, dall'irritante quanto incomprensibile risposta" supporto delle associazioni"...Chi ? Quali?..Due brevi minuti per scrivere una mail più corposa non credo mancassero... Quanto bel dialogo caro Assessore, inoltre donna in un paese in cui, da qualche anno, la questione dell'accoglienza degli immigrati è di cogente attualità. Grazie per la conferma che il Paese ed il paese in cui sono nata stanno precipitando a differenza di tanti centri del Materano o degli stessi San Fele, Bella ecc... in un penoso quanto pauroso clima di apatia e volgarità ideologica: sono ritornata esattamente un anno fa ad Avigliano trovando strade sporche, atti di parcheggio selvaggio, motori accesi per il gusto di inquinare, una villa comunale dove crescono gli sterpi ed i bambini inventano giochi imbecilli, mentre da adolescenti si "vendono" nelle sale giochi per poi passare alla droga vera...da adulti coperta dai genitori e dalle istituzioni. Quanti miei coetanei hanno fatto questa brutta fine! Mi riferisco alla generazione del 1985. Un paese allo sfascio insomma in cui quod libet licet. Peccato che la morte civile avanzi in un paese sempre più ignorante, maleducato, altezzoso e privo di umiltà dove raccogliere una carta da terra o le deiezioni dei propri cani suscita risate e quasi sdegno, dove non si è liberi di camminare perché il Don Rodrigo di turno ha detto no ( per chi legge e non è aviglianese sappia che quanto affermo è vero)...dove la minaccia condominiale, frutto di pura e vergognosa ignoranza, autorizza la limitazione delle libertà altrui, dove subire è quasi dignitoso ed essere omertosi è necessario per non rischiare, dove il denaro miracola i ciechi, i sordi e tanti disabili in spirito e dove immancabilmente si chiedono grazie alla Madonna del Carmine il cui santuario è circondato dalle profane osterie costruite lì intorno. Caro mio paese, meriti di sprofondare...impara ad essere silente questa estate, a ravvederti, a redimerti ed ascoltare chi vuole davvero farti risorgere: il tuo popolo non è più degno di te. Mariangela Imbrenda"
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inviato il 04/08/2014 |
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da Anna D''andrea |
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per la categoria
CRONACHE POPOLARI
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