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LA PRO LOCO FILIANO IN VISITA AL MUSEO CIVICO ANTIQUARIUM DI LAVELLO |
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In questo periodo storico in cui c'è il rischio di una sorta di appannamento culturale, è cosa buona far leva sul mantenimento dei valori storici ed artistici del nostro territorio. Ed uno dei supporti più validi in questo senso è certamente la visita ai numerosi Musei della Basilicata, visita che non deve essere occasionale ed eccezionale, bensì frequente, abitudinaria.
Nella consapevolezza che la visita al museo e il museo stesso rappresentano strumento per una migliore comprensione del proprio presente e delle proprie risorse, l’Associazione Pro Loco di Filiano – presieduta da Maria Santarsiero - ha programmato tra le sue molteplici iniziative una serie di visite guidate a vari musei del territorio lucano che sono tanti e tutti di una certa importanza, a cominciare dal Museo Civico Antiquarium di Lavello, gestito dall’Associazione Mac-Movimento di Arte e Cultura. Nei giorni scorsi, alcuni soci della Pro Loco Filiano insieme ai volontari di Servizio Civile Unpli, hanno visitato la mostra “Forentum ritrovato” che racconta la storia di un territorio, lo interpreta e lo restituisce al visitatore secondo una coscienza rinnovata, quanto più fedele all’originale. Durante la visita guidata, la dottoressa Maria Grazia Liseno - curatrice della mostra – ha spiegato che si tratta di un museo che ha riaperto alcuni anni fa con l’intento di permettere a tutti di riappropriarsi di un importante patrimonio culturale e che ospita circa trecento reperti provenienti da campagne di scavo locali di rilevanza straordinaria. A conclusione della visita, dopo essersi complimentato con il Comune di Lavello per l’ottimo allestimento e con i gestori del museo per la disponibilità dimostrata, Vito Sabia della Pro Loco Filiano ha sottolineato alcune potenzialità del museo, tra le quali: renderci più consapevoli, aumentare le nostre capacità di comprendere il patrimonio culturale fuori il museo, di essere una risorsa educativa oltre la normale didattica, di essere luogo dove costruire la memoria di sé ma anche dove sviluppare una riflessione critica. |
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inviato il 24/11/2019 |
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da Maria Santarsiero |
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