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IN CAMMINO LUNGO LA VIA FRANCIGENA… DEI SANNITI! |
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In cammino lungo la Via Francigena… dei Sanniti! Un percorso Storico, Archeologico e Geo
Naturalistico che si snoda tra antiche vie di epoca romana e tratturi preistorici e medievali che da
sempre hanno collegato le aree collinari e montagnose dell’Appennino centro-meridionale. Cuore di
questo percorso saranno infatti gli antichi tratturi tra Sannio, Irpinia e Lucania.
La Via dei Francigena dei Sanniti ha inizio nel Molise, a Venafro o Pietrabbondante, fino a giungere a Matera in Basilicata. Il tracciato, mappato di recente e fruibile ai “pellegrini”, attraversa tre regioni (Molise, Campania e Basilicata). Il Percorso da Venafro a Matera è lungo circa 400 Km e può essere effettuato a piedi, in bicicletta oppure a cavallo. È consigliabile, per chi lo percorre in bicicletta, lo studio accurato della mappa poiché alcuni punti che sono attraversabili solo a piedi. Invece per chi volesse percorrerlo a cavallo è opportuna la pianificazione del cammino verificando i servizi a disposizione presso le strutture ricettive. Il percorso si suddivide in varie tappe consigliate, anche se il tratto giornaliero da percorrere è lasciato alla scelta del camminatore. L'idea di recuperare e valorizzare questa antica via, nasce da un gruppo di professionisti- di diversi settori- delle tre regioni, tutti amanti e appassionati di “cammini itineranti” tra storia, natura e tradizioni locali, con l’obiettivo di costituire una rete interregionale turistica. Negli ultimi anni è in crescita il numero delle persone che ha scoperto e si è appassionata alla bellezza dei cammini a contatto diretto con la Natura. Tante sono le possibilità di scelta, non solo cammini sulle orme dei pellegrini, ma anche cammini religiosi, culturali, storici, naturalistici nonché dalla forte valenza spirituale, la cui lunghezza totale nel nostro Paese è stimata intorno ai settemila chilometri. Solo per elencarne alcuni, tra i più percorsi in Italia, abbiamo il cammino di San Francesco, la Via della Transumanza, la Via Herculia, il Sentiero del Viandante, il Cammino dei Briganti ecc. Perché questo boom dei cammini? Forse perché camminando ci si sente liberi, liberi di decidere l'ora della partenza, dove e quando fermarsi e quante tappe fare del tracciato. Un altro importante fattore è quello legato al contatto con l’ambiente naturale, cuore e simbolo del cammino stesso, sia che esso sia un percorso solitario o che lo si divida con un gruppo di altri camminatori, sono numerosi i legami nati durante i cammini, soprattutto quelli molto lunghi, dove la connessione e la condivisione con l’altro e l’immersione totale nell’ambiente naturale risulta fondamentale. Un tratturo, dolce o impervio che sia, offre suoni, colori, odori, ma anche fatica e pensieri che difficilmente potrebbero trovarsi altrove. L’“empatia” che si sviluppa con il sentiero che si sta percorrendo rende l’esperienza del cammino una fonte di benessere che sempre più sta riportando in auge questa pratica. Parlando di cammini su antiche vie (ad esempio la lucana Via Herculia) oggi si deve parlare anche di sviluppo territoriale. Si tratta infatti di attrattori turistici a tutti gli effetti proprio come i castelli, le chiese e le altre bellezze naturali, in grado di produrre un'economia a ricaduta diretta sui territori nonché un’opportunità per rivalutare le aree interne. Il sistema turistico da creare intorno ai cammini dovrebbe essere integrato e strutturato andando dal prodotto locale, all'artigianato artistico, alle varie tradizioni culturali che si incontrano lungo la strada. Dati recenti stimano che, negli ultimi anni, si siano già messe in cammino più di 40 mila persone, arrivando a 240 mila pernottamenti nelle diverse tipologie di strutture ricettive. Prima di partire, il 42% dei camminatori, ha acquistato calzature, abbigliamento tecnico, attrezzature varie come zaino, borraccia o bastoncini. La spesa media del camminatore va dai 30 ai 50 euro. La maggior parte dei camminatori pernotta in un B&B, anche se numerosi scelgono strutture religiose e la restante parte si divide tra agriturismi e alberghi. Per molti camminatori il pasto principale è un pranzo al sacco, più della metà si concede una cena al ristorante mentre una buona percentuale sceglie altre strutture che offrono un menu per pellegrini o turistico. Sono ancora tantissimi i percorsi e i tratturi che non sono stati ancora né mappati né valorizzati appieno e risultano ancora “sconosciuti”. L'obiettivo primario della costituenda rete di promozione turistica interregionale dei promoter de “La Via Francigena del Sanniti” va proprio in questa direzione: dare una nuova opportunità di sviluppo al cosiddetto “turismo lento” ed ecosostenibile. Un turismo che abbia l’opportunità di creare uno sviluppo di lunga durata, valorizzando e migliorando il sistema ricettivo già presente, come agriturismi, villaggi turistici, bed & breakfast, campeggi, ostelli e favorendo la fruizione delle reti sentieristiche, con l’obiettivo di fare dei piccoli e grandi borghi sparsi sull’Appennino Meridionale i nodi di sosta, cultura e svago durante il percorso e il viaggio così da incentivare e incrementare sempre più l'incoming turistico dei nostri territori. Sono già aperte le iscrizioni per le varie tappe, tutte le informazioni su: https://www.francigenasanniti.it/ |
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inviato il 16/07/2020 |
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da Stefano Genovese |
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