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ASSOCIAZIONI ARTIGIANALI SFRATTATE E ORA SONO IN MEZZO ALLA STRADA |
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Associazioni artigianali in mezzo alla strada ad Avigliano, perché il comune decide di togliere le chiavi alle sedi. E qui monta la protesta: «noi trattati malissimo». «Avigliano rinasce, ma senza artigianato».
Con queste parole intrise di amarezza Antonietta Salvatore, presidente di Aviliart, associazione aviglianese che da decenni raggruppa artigiani locali, inizia a raccontare alla nostra redazione cosa sta accadendo nella cittadina gianturchiana alle associazioni comunali. «A inizio dicembre – spiega la Salvatore – attraverso un messaggio postato sulla pagina facebook del comune di Avigliano, veniamo a conoscenza della volontà della nuova amministrazione comunale di fare una ricognizione sui locali assegnati alle varie associazioni per pervenire, in una fase successiva, ad una riassegnazione degli stessi». «A tale scopo – chiarisce la presidente di Avilart – il sindaco Giuseppe Mecca e l’Assessore Angela Maria Salvatore, spiegano che saranno cambiate tutte le serrature dei locali, che vanno pertanto liberati dagli arredi e dal materiale in esso custodito». «Abbiamo contattato il sindaco – continua – per spiegargli delle difficoltà a liberare in breve tempo, nel bel mezzo di una pandemia, i locali assegnati ad Aviliart e nei quali, per la maggior parte, erano custoditi gli abiti realizzati per le varie edizioni dei quadri plastici, manifestazione culturale che rappresenta il fiore all’occhiello della nostra comunità e alla quale abbiamo contribuito come Aviliart sin dalla prima edizione, con la nostra passione, il nostro tempo e il nostro impegno». In data 25 gennaio, tuttavia, arriva alla Salvatore una diffida, in qualità di legale rappresentante di Aviliart, con la quale si invita a liberare perentoriamente i locali assegnati e a consegnare le chiavi entro il 29 gennaio. Gli artigiani di Aviliart, a quel punto, cercano in fretta e furia un locale in fitto e portano via dall’ex Ragioneria anni di storia e di cultura di un popolo noto per la sua fiorente tradizione artigiana. Nei tempi stabiliti dalla diffida, avviene anche la consegna delle chiavi, non senza la tristezza e la delusione per un episodio che ritengono potesse essere gestito in maniera differente. « Perché –si chiedono – la deliberazione 107 del 21 dicembre 2020 richiama l’art. 2 del regolamento comunale sulle associazioni ma nella stessa rimane solo la possibilità di locazione temporanea ad associazioni previste dalla legislazione nazionale e regionale e non vengono contemperate quelle comunali, che invece erano previste nel richiamato statuto? Perché non si è valutato di fare i sopralluoghi senza dover sfrattare le associazioni e, nel caso di eventuali riassegnazioni, prendere decisioni sul da farsi?» Sono alcuni degli interrogativi che si pongono gli artigiani di Aviliart. «La diffida inviata a noi artigiani – scrive la Salvatore in una durissima nota del 29 gennaio indirizzata al primo cittadino - è un’offesa al lavoro che per anni abbiamo svolto gratuitamente, con passione e spirito di sacrificio per la comunità. Lei ha umiliato, insieme a noi, la tradizione centenaria che rappresentiamo e che sarebbe morta. Ci piacerebbe conoscere le motivazioni che hanno indotto a prendere questa decisione e ci piacerebbe anche conoscere quali siano le motivazioni di interesse generale che intende perseguire, cacciandoci a mezzo diffida da quello spazio, chiudendo con la storia e le tradizioni dell’artigianato e dei Quadri plastici». Ecco la replica del sindaco Giuseppe Mecca: «Le attività amministrative messe in campo dall’amministrazione comunale, ovviamente, non hanno nessun carattere reprensivo nei confronti delle associazioni, ma guardano ad una riforma organica del settore, con la revisione e l’aggiornamento dell’albo comunale delle associazioni e la corretta assegnazione delle sedi alle stesse. Comprendiamo il malumore di alcune associazioni, come sempre accade in occasione di politiche di forte cambiamento e rinnovamento, ma come è stato già detto, chi opera nel solco della regolarità e della legalità non ha nulla da temere e trarrà certamente beneficio dall’opera di riordino condotta dal competente Assessore Angela Maria Salvatore, secondo gli indirizzi condivisi con l’intera maggioranza». fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO |
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inviato il 13/02/2021 |
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da Sandra Guglielmi |
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