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L'ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E LA QUESTIONE DELLE SEDI |
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La nuova amministrazione comunale di Avigliano ha ereditato una situazione molto confusa e poco trasparente per quanto riguarda l’intero tessuto associativo del territorio.
Si è ritenuto opportuno e doveroso ripartire con un avviso pubblico per l’iscrizione o aggiornamento nell’albo comunale delle associazioni, in quanto le informazioni in possesso dell’ente erano per la maggior parte dei casi lacunose o del tutto assenti. Il riordino dell’albo delle associazioni è nato dalla duplice esigenza di conoscere nel dettaglio le associazioni operanti nel territorio aviglianese e le loro attività, oltre che dalla necessità di sapere quali e quanti fossero gli immobili comunali occupati dalle stesse. Alla data di scadenza dell’avviso pubblico per l’iscrizione o aggiornamento dell’albo comunale delle associazioni (14 dicembre 2020), il dato che è emerso è stato il seguente: 51 associazioni si sono iscritte e 23 di queste hanno dichiarato di avere in uso una sede comunale. Di queste 23, tre associazioni hanno allegato un contratto di convenzione per la concessione ad uso temporaneo degli spazi pubblici a firma dei dirigenti scolastici; una sola associazione è risultata in possesso di un contratto di concessione ad uso temporaneo; due associazioni hanno un regolare contratto in essere con pagamento del fitto; due associazioni hanno una convenzione attualmente scaduta. Per le restanti 15 associazioni che hanno dichiarato di avere in uso una sede pubblica non è stato trovato alcun contratto o altra documentazione ufficiale che attestasse la loro presenza in una sede comunale. Il dato è apparso subito allarmante sia per ragioni di sicurezza, sia per ragioni di trasparenza in quanto l’intento di chi scrive è ristabilire un ordine e rendere cristallini i rapporti tra il Comune e tutte le associazioni senza adoperare alcuna discrezionalità. Riteniamo che le associazioni, anche alla luce della riforma del terzo settore, siano un riferimento importante per lo sviluppo socio-culturale di un territorio e per queste ragioni non debbano essere trattate come un mero bacino elettorale. E’ opportuno sottolineare che il Comune dispone di un regolamento per l’assegnazione in uso di immobili comunali alle associazioni per sedi o per lo svolgimento della propria attività risalente al 15 novembre 2018 e rimasto in questi anni completamente inapplicato. Tale regolamento prevede che le sedi si concedano con un avviso pubblico, e che ad esso segua una graduatoria e il pagamento di fitto e utenze da parte delle associazioni assegnatarie degli immobili pubblici. Questa situazione - oltre ad essere assai confusa e fonte di malcontento per varie realtà associative che in questi anni hanno collaborato con l’ente per l’organizzazione di numerose attività e l’hanno fatto trovandosi una sede privata e accollandosi tutte le spese dovute - ha richiesto un immediato intervento da parte dell’attuale amministrazione. Con delibera di giunta del 21 dicembre 2020 si è stabilito, pertanto, di prevedere un regime di transitorietà per le associazioni iscritte nei registri nazionali e regionali che svolgono una particolare funzione di carattere sociale e culturale per la comunità. L’ufficio tecnico, in attesa di compiere tutti i passaggi necessari per l’emanazione dell’avviso pubblico di assegnazione definitiva degli immobili, ha provveduto a fare i sopralluoghi nelle sedi delle associazioni iscritte nei registri regionali e nazionali per stabilire i costi di fitto e utenze che in questa fase transitoria dovranno corrispondere all’ente. Ciò ha comportato che le associazioni non iscritte in suddetti registri regionali o nazionali siano state invitate a lasciare la sede pubblica fino ad ora occupata senza un regolare contratto. Da una verifica effettuata è emerso, inoltre, che il Comune di Avigliano nel 2020 ha pagato per la luce e il gas degli immobili occupati dalle associazioni 27.595,97 euro. In molti casi è stato verificato che alcune associazioni occupavano un immobile per organizzare una manifestazione all’anno, nel migliore dei casi. Tali costi sono insostenibili soprattutto in una fase storica così difficile e gravosa per le comunità e per la spesa pubblica. I quadri plastici, fiore all’occhiello della nostra comunità, sono organizzati dalla Pro Loco di Avigliano in collaborazione con alcuni gruppi o associazioni ai quali è affidata la realizzazione della specifica manifestazione (Spazio Ragazzi, Aviliart e Basso La Terra). Spazio Ragazzi e Aviliart hanno presentato, in quanto associazioni, la richiesta di iscrizione all’albo comunale dichiarando di occupare una sede pubblica, ma mentre la prima è iscritta nell’albo regionale delle associazioni, la seconda non risulta iscritta. Da ciò è conseguita la richiesta di lasciare l’immobile occupato da parte del comando della polizia locale. Richiesta che ha interessato tutte le associazioni che si trovano nelle medesime condizioni e che – a parte alcune eccezioni – ancor prima di essere raggiunte dalla lettera della polizia locale, hanno spontaneamente consegnato le chiavi all’ente sottolineando esse stesse la necessità di porre fine a una situazione incancrenitasi negli anni. La Pro Loco di Avigliano, invece, è tra le associazioni che in questa fase di passaggio continuerà ad avere la sede nei pressi nella casa comunale, in attesa della partecipazione al bando di assegnazione definitiva che interesserà tutti. Riteniamo che la chiarezza e la linearità con la quale stiamo agendo esuli da qualsiasi malcelato tentativo di mistificazione della realtà che risponde a desuete logiche dalle quali prendiamo le distanze, visto che il nostro unico fine è collaborare con le associazioni per promuovere e favorire lo sviluppo del territorio. |
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inviato il 18/02/2021 |
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da Giuseppe Mecca – Sindaco di Avigliano Angela Maria Salvatore – Assessore alla cultura, associazioni, politiche giovanili |
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