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L'ULTIMO DEI GIAPPONESI |
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Premessa Teruo Nakamura fu un soldato di Taiwan, ma di origini nobili giapponesi, che ha combattuto per il Giappone nella Seconda guerra mondiale e non si è arreso fino al 1974. Questo fa di lui l'ultimo dei soldati fantasma giapponesi della seconda guerra mondiale. Tenacemente incollato alla poltrona, l’ultimo dei giapponesi (Luciano Sabia) resiste nel fortino che si è tenacemente costruito grazie ai suoi colpevoli sodali. Sordo ai richiami di chi vuol fargli capire che la guerra è ormai finita e che è inutile tenere in ostaggio una organizzazione (la Pro Loco di Avigliano) che non ha comprato, che non è di nessun padrino, che non merita di finire ingloriosamente per mano di un ottuso soldatino caricato a molla. Plurisfiduciato, bugiardo e desaparecido, l’ultimo dei giapponesi continua a produrre atti formalmente nulli, nel vuoto assoluto di un potere, questo sì, che gli è stato formalmente tolto, dalla maggioranza degli iscritti in assemblee validamente e democraticamente convocate. Lo spettacolo da lui offerto è di una indecenza che rasenta il ridicolo, e bisognerebbe chiedere conto, a chi gli fa credere che la guerra è non è finita, del perché dobbiamo per forza assistere a questa ridicola recita. E' utile ricordare, a chi avesse perso le puntate precedenti che, noi, iscritti alla Pro Loco, avevamo chiesto delle semplici cose: l'adozione di uno Statuto, quello standard, di un Regolamento, sempre quello standard, di un Tesseramento trasparente in modo da inserire persone motivate e consapevoli. Avevamo chiesto un controllo rigoroso del bilancio e la pubblicazione, in nome della trasparenza di tutte le spese e i giustificativi di spesa sul sito web dell'associazione. Per ottenere questo, dopo la prima bocciatura del bilancio annuale, abbiamo tentato una mediazione, scomodando addirittura il Sindaco. Niente. Poi, per dare corso al funzionamento democratico dell'organismo e per costringere il giapponese e i suoi mandanti ad accettare il confronto gli abbiamo ri-bocciato il bilancio (impreciso, vago e senza pezze di appoggio). Durante quest'ultima assemblea, sempre democraticamente convocata, è stato tolta al giapponese, in presenza dei suoi sponsor la fiducia, invitandolo a rassegnare le dimissioni e nominando un socio (Vito Summa) quale Commissario reggente il cui compito consisteva nella convocazione di una assemblea fondativa durante la quale sarebbero stati discussi ed approvati il nuovo Statuto ed il nuovo Regolamento e stabilite le modalità per il nuovo tesseramento. Firmati i verbali di resa, sotto lo sguardo contrito della vestale e del mandante, il giapponese è repentinamente sparito nella giungla, iniziando le canagliesche tecniche di guerriglia che hanno portato ad oggi 25 Aprile 2015 alla situazione che conosciamo: niente Statuto, niente Regolamento, niente Tesseramento. Nessuna assemblea convocata. Una organizzazione totalmente ferma. Ora ci chiediamo: chi ha paura di un nuovo Statuto? Chi ha paura di un Regolamento che detti le regole della trasparenza? Cosa c'è da nascondere? Attendiamo risposte, soprattutto da chi, in questi giorni cerca affannosamente la sponda sulla quale candidarsi per provare magari a vendersi i voti (dei soci della Pro Loco) che non ha. Parliamo per chi non l'avesse capito, di quelli che hanno sempre coperto il giapponese, facendogli credere che la guerra continua e che il nemico non ha vinto e può essere battuto... Caro giapponese arrenditi! Te lo diciamo forte, affinché tu senta dal rifugio nel quale ti sei cacciato. La pro Loco non è tua! E' degli iscritti e di chi vorrà iscriversi e questo lo diciamo a tutti. E' di tutti quelli che credono che impegnarsi in qualcosa è un bel modo per contrastare il degrado di un paese che lentamente muore. E' di quelli che credono che i politicanti o gli aspiranti tali, non debbano usarla per fini personali. E' di quelli che vogliono aprire spazi di confronto nei quali si discuta di come fare del posto in cui viviamo un posto bello che offre delle alternative e una migliore qualità della vita. Oggi 25 aprile a ben pensarci è davvero una bella data per iniziare la nostra piccolissima lotta di liberazione. E da iscritti alla Pro Loco, oltre che cittadini liberi, lanciamo un monito: se non la liberate voi la occuperemo simbolicamente noi! |
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inviato il 25/04/2015 |
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da Donato Marino e gli altri iscritti alla Pro Loco |
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