Alla vigilia dell’Accettura Folk Festival, che si terrà domani 5 agosto ad Accettura (MT), e che riunirà sul palco tanti nomi della musica popolare lucana, abbiamo voluto realizzare un’intervista doppia ad
Agostino Gerardi e a
Giovanni Romagnano, presidente del gruppo de Gli Amarimai. Un confronto tra due espressioni artistiche che derivano dalla stessa cultura musicale lucana, e figli di due comunità, quella aviglianese, il primo, quella viggianese, il secondo, che sono due riferimenti per chi si avvicina come ascoltatore o come musicista alla musica tradizionale lucana.
D. Cosa rappresenta per voi questa nuova vetrina dell’Accettura Folk Festival?
R. Agostino Gerardi. E’ un’occasione importante per dare visibilità alla musica popolare lucana, che ha bisogno di essere valorizzata, ascoltata e seguita dalle nuove generazioni. Gli organizzatori del Festival di Accettura hanno il merito di aver puntato esclusivamente a gruppi lucani, cosa che rappresenta la maggiore esigenza del nostro panorama musicale. Infatti, troppe volte capita che la ricchezza del nostro patrimonio musicale popolare venga offuscata dagli echi della musica salentina, preferita alle tante realtà artistiche che mantengono viva la nostra tradizione.
R. Giovanni Romagnano. Il Festival accetturese, oltre ad essere un appuntamento da non perdere, è un giusto tributo alla zona della provincia di Matera, che è una delle culle della musica popolare lucana. Per noi de Gli Amarimai è un grande onore suonare domani ad Accettura.
D. Sul palco accetturese domani sarete presenti entrambi. Vi lega non solo la musica, ma anche una grande amicizia.
R. Agostino Gerardi. Sì, conosco bene Gli Amarimai e li seguo da tempo. E’ un gruppo che è cresciuto tantissimo negli ultimi anni. E sono felice che il loro impegno musicale nella tradizione musicale lucana stia dando ora il giusto successo di pubblico.
R. Giovanni Romagnano. Agostino per noi è la “storia” della musica popolare lucana. Non è un caso che nella nostra selezione si trova il brano “Lu pastore”, da lui magistralmente interpretato, e riproposto secondo il nostro stile. Nel nostro percorso musicale abbiamo sempre ritenuto giusto omaggiare i maestri della musica lucana.
D. Cosa consigliereste ai musicisti emergenti che intraprendono il filone della musica popolare?
R. Agostino Gerardi. Il consiglio è quello di essere fedeli alla propria “carta d’identità” cioè alle proprie origini, alla propria storia musicale. Solo perseguendo la tradizione lucana, si può generare quell’offerta musicale che può colmare il vuoto che c’è nella domanda e nella conoscenza da parte del pubblico di questo nostro patrimonio musicale.
R. Giovanni Romagnano. Il nostro consiglio è di alimentare sempre la passione e la curiosità per la nostra terra e per quanto di musicale abbia espresso ed abbia ancora da esprimere. Importante ed essenziale, poi, è l’umiltà che deve caratterizzare gli artisti e il rispetto e la collaborazione reciproca.
L’appuntamento con la seconda edizione dell’Accettura Folk Festival – lo ricordiamo – è presso il campo sportivo di Accettura domani sabato 6 agosto