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M5S POTENZA AL FIANCO DI NINO DI MATTEO - RIBADITA LA RICHIESTA DI CITTADINANZA ONORARIA PER IL PM ANTIMAFIA
 
 
Cittadinanza onoraria a Nino Di Matteo. Il M5S Potenza attraverso il suo portavoce al Comune, Savino Giannizzari, ribadisce la ferma volontà di conferire al coraggioso magistrato palermitano un riconoscimento per il quale il gruppo pentastellato aveva già presentato in Consiglio comunale, a novembre 2015, una mozione - rimasta poi congelata nella conferenza dei capigruppo - con in calce le firme di altri dieci consiglieri.

Antonino Di Matteo, responsabile delle indagini sulle stragi di mafia in cui sono stati uccisi Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e gli agenti delle rispettive scorte, ha ottenuto l’ergastolo di Totò Riina per l’omicidio di Antonino Saetta, magistrato italiano ucciso insieme al figlio Stefano. Si è sempre occupato della criminalità organizzata e, sull’ipotesi di una connessione di reati tra Stato e mafia, è stato più volte minacciato di morte da boss del calibro di Matteo Messina Denaro e dello stesso Riina.

In questi giorni il suo nome è tornato al centro dell’attenzione mediatica per le nuove minacce di morte contenute in alcune intercettazioni, minacce che potrebbero costringerlo di qui a breve al trasferimento dalla Sicilia, forse a Roma in Direzione nazionale antimafia.

Il M5S e Giannizzari in considerazione di ciò rinnovano quindi l’appello alle forze politiche cittadine e a tutti gli schieramenti, in modo che il Consiglio possa finalmente accogliere una proposta che rappresenterebbe un piccolo ma concreto segnale di vicinanza a Di Matteo. Da parte di una città e una comunità, quella di Potenza, intenzionata davvero a tornare a fare della legalità uno dei suoi valori di riferimento. Oltre che a dimostrare di “coltivare la passione civile ed evitare di adeguarsi alla deriva prevalente di un Paese sempre più indifferente alla giustizia, insofferente alla verità, all’indipendenza della magistratura e alla tutela vera dei valori costituzionali”, come si legge nella mozione di nemmeno un anno fa.

La logica dell’interpellanza del M5S cittadino rimane la stessa: non lasciare soli i servitori dello Stato, che svolgono con diligenza il proprio lavoro e che come Di Matteo non hanno paura di mettere tutti i giorni a rischio la loro vita nella battaglia, dentro e fuori i palazzi di giustizia, contro Cosa nostra.

 
inviato il 13/10/2016
da Savino Giannizzari
Capoguppo consiliare M5S Potenza
per la categoria POLITICA