23/07/2015
inviato da Gianni Rosa
per Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale
TESTO NON FORMATTATO |
I Presidenti Bubbico e De Filippo cosa pensano delle dichiarazioni del Presidente Pittella che dice di volersi assumere le responsabilità del passato?
Ieri, in Consiglio regionale ennesima discussione sul petrolio. Ennesimo buco nell’acqua. Chi pensava che la politica lucana si sarebbe svegliata dal torpore provocato, probabilmente, dagli effluvi del petrolio è rimasto deluso.
La politica per la politica, discussioni sterili a beneficio di loro stessi. E i cittadini, questa volta, non sono stati neanche a guardare. Hanno semplicemente disertato. Richiami all’unità della politica, esaltazione di ciò che è stato fatto negli anni passati. Il solito autoincensamento di chi sa di aver sbagliato tutto ma non vuole ammetterlo.
O meglio, qualcuno, il Presidente Pittella, ha ammesso numerosi sbagli, non i suoi ovviamente, ma di chi lo ha preceduto. Errori compiuti, o meglio questioni “incompiute, una è quella del petrolio”, ereditate da amici di partito che invece di essere penalizzati da quegli stessi sbagli, oggi ricoprono importanti ruoli. Bubbico e De Filippo cosa pensano delle parole del Governatore che, con il solito atteggiamento vittimista, dice di volersi assumere le responsabilità di tutti? Saremmo curiosi di sapere cosa ne pensano di Pittella che invece di dire “ho sbagliato”, dice di aver fatto cose importanti, di non aver girato la faccia altrove, come “E’ accaduto nel passato” quando ci sono stati problemi.
Ovviamente sono solo parole. Pensare di risolvere la questione dei 154.000 barili di petrolio solo dicendo “noi ci fermiamo qua” e senza mettere in campo azioni concrete sono solo parole. Manifestare con le magliette ‘no triv in mare’ e poi inviare un parere sulle trivellazioni nello Ionio un anno e mezzo dopo che il Ministero era intervenuto sono solo operazioni di facciata. Dire che si vogliono recuperare i “ritardi abissali” (parole testuali del Presidente) dell’Osservatorio Ambientale trasformandolo in fondazione, sono solo parole prive di contenuto.
Fatti è quello che vogliono i cittadini. Un esempio per tutti, proprio sull’Osservatorio Ambientale della Val d’Agri, nato dagli accordi del 1998, non era mai entrato in funzione finché un Consigliere di opposizione, neo eletto, esponente della opposizione “fascistella”, nel 2011, ha denunciato le omissioni del Sistema. Non c’erano tecnici di laboratorio, non c’era strumentazione per i rilievi.
I cittadini sono stanchi della politica che si riempie la bocca di belle parole. Anche quando si tratta, come nel caso di Pittella, di ammettere le responsabilità (sempre di altri, ovviamente). I cittadini vogliono azioni concrete, fatti che possono migliorare la loro qualità della vita e non quella di chi, dagli sbagli, ha tratto solo vantaggi.
Con la discussione di ieri si è solo cercato, per l’ennesima volta, di vendere chiacchiere ai cittadini come se i cittadini Lucani fossero degli analfabeti, trattando questo Popolo come un Popolo che non esiste.
Se è questa la strategia, qual è l’unità di cui si riempiono tutti la bocca? Quella per la quale tutti si ritrovano a votare l’ennesimo documento finale, tutti contenti di averlo sottoscritto? Quello che manca realmente è l’unità tra chi oggi rappresenta i Lucani, democraticamente, e gli stessi Lucani. Si è perso questo. Si è perso questo contatto tra quello che si dice e la realtà dei fatti. Il problema è che non si ha più contezza di quello che succede sul nostro territorio, non si ha più contezza di quello che realmente i cittadini pensano. Ed è questo il più grave errore che la classe politica che ci governa non vuole ammettere.
Potenza, 22 Luglio 2015
Gianni Rosa, Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale
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