08/08/2015
inviato da Gianni Rosa
per Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale
TESTO NON FORMATTATO |
Altro che coesione istituzionale, solo gli ennesimi prelievi al 'bancomat Regione'
Le scene viste in Tv delle file ai bancomat in Grecia settimane si sono riproposte in questi giorni in seno al Consiglio regionale. Il “bancoPittella”, in piena attività, ha dispensato a destra e manca denaro pubblico per dare una “riposta istituzionale”, la più ampia possibile, alle esigenze della Basilicata. È la tanto osannata “coesione istituzione”, sbandierata da Pittella come segnale di civiltà e pace sociale.
La verità è che si è trattato dell’ennesimo “assalto alla diligenza” da parte delle varie ‘anime’ territoriali del Consiglio regionale. Il ‘dissesto di Potenza’ non è costato, alla Basilicata, solo 33 milioni di euro. Nell’Assestamento, sono stati dispensati molti oboli per ‘il silenzio e l’assenso’ alla manovra.
Al di là di questo, resta l’amara considerazione per la quale, in Regione, il merito non premia. La discriminazione tra i Comuni che non hanno saputo tenere i conti in ordine i quali vengono premiati e ricevono le ‘cure’ di Pittella e quei Comuni Virtuosi che si devono accontentare di “meccanismi di premialità riguardo a sovvenzioni per investimenti” è forte.
In sintesi, denaro contante per i primi, qualche promessa per gli altri. Poca cosa, rispetto al mare di soldi dispensato, rappresenta il raddoppio della cifra prevista nel fondo di coesione dei piccoli Comuni che da 1 milione di euro passa a 2. Poca cosa, in quanto riguarda i Comuni fino a 2.500 abitanti che si troveranno in cassa poche migliaia di euro. Eppure la “coesione istituzione pittelliana” quota oltre 55 milioni di euro.
Noi abbiamo fatto la nostra proposta: un fondo perequativo per tutti i Comuni alimentato dalla entrare regionali. Pur nella consapevolezza che le risorse non sono infinite si dava la certezza a tutti i Comuni di un sostegno reale negli anni. Un Fondo attraverso il quale non si rinunciava né al supporto agli Enti in difficoltà né al ‘giusto’ riconoscimento per quelli virtuosi.
Tuttavia, Pittella, che aveva chiesto proposte alternative alla minoranza, ha evitato il dibattito sulla questione, liquidando tutto con un “non condivido”. Una chiusura che dimostra quanto, gli accorati appelli all’unità che il Presidente è solito lanciare durante i suoi discorsi ‘strappalacrime’, siano in fondo ‘chiacchiere al vento’. Comanda lui e non ci devono essere voci dissonanti dal coro. Riesce a zittire i suoi attraverso concessioni (quanti Colleghi si erano detti contrari al ‘Salva Potenza’ e poi una volta ricevuto il contentino hanno tacitato le coscienze) e cerca di ridurre al silenzio anche le minoranze, dimostrando una chiusura, strumentale all’appiattimento dell’intero Consiglio sulle sue proposte.
Forse questo atteggiamento dittatoriale potrà attecchire con altri, il silenzio dei Sindaci che erano insorti contro il contributo al Capoluogo ne è l’emblema, ma non con noi. Con noi, questi comportamenti autoritari non avranno gioco facile.
Potenza, 7 Agosto 2015
Gianni Rosa, Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale
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