23/08/2015
inviato da Vito Lucia
per Comune Avigliano - Assessorato alle Politiche di Promozione del Territorio
TESTO NON FORMATTATO |
Grande affluenza alla seconda serata della “Sagra del baccalà e non solo”, tenutasi ieri ad Avigliano, con il patrocinio dell’Assessorato alla promozione e valorizzazione del territorio e con il concorso della Regione Basilicata. La “Conturband”, tra le maggiori street band del Sud Italia, ha animato le vie cittadine, proponendo uno spettacolo divertente e coinvolgente che ha portato il pubblico ad essere parte integrante dello show. Tutto esaurito per ristoratori e produttori, che hanno proposto le loro pietanze a base di baccalà e prodotti tipici locali, e grande successo ha avuto anche la prima serata “della tradizione”, dal titolo “La strazzata r lu zit”, la quale ha dato il via alla sperimentazione di manifestazioni che ripropongono le occasioni in cui questi “cibi di strada”, oggi riscoperti, venivano consumati, valorizzando anche vicoli e piccoli scorci del paese. Ultimo appuntamento, dunque, quello di questa sera, con la possibilità di visitare ancora l’esposizione della “Balestra aviglianese”, coltello a serramanico tipico, che ha rappresentato il comune di Avigliano alla manifestazione Expo 2015, e la mostra su “La storia civica di Avigliano attraverso i libri della biblioteca T. Claps della S.O.M.S.”, curata da Franz Manfredi: occasioni per legare alla gastronomia la storia del territorio. Secondo appuntamento con la “Conturband”, che si esibirà con un diverso repertorio, e con “le serate della tradizione”, dal titolo “lu mstazzuol r la zita”, con degustazione del tarallo aviglianese e di altri dolci tipici, accompagnati dall’animazione di APS Terra: il tarallo glassato ha rappresentato, infatti, “il biscotto della sposa” per tutto il XIX e XX secolo, poiché veniva offerto durante il banchetto nuziale. Quest’anno si è provato a dare alla Sagra una chiave di lettura più dinamica, che parte dal cibo per raccontare la nostra storia e le nostre tradizioni, e sulla quale si continuerà a lavorare negli anni a venire, perché le vie del gusto e la tendenza allo Street Food sono un patrimonio immateriale da valorizzare e difendere nella propria tipicità.
|