16/03/2016
inviato da Gianni Rosa
per Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale
TESTO NON FORMATTATO |
Progetto Security dell’Ente Parco: ‘guardatori di tubi’, interrati. Altro sperpero di denaro pubblico
La questione ‘guardatori di tubi’ dell’Ente Parco Nazionale Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese si fa molto interessante a seguito della risposta dell’Assessore Berlinguer alla nostra interrogazione. Noi avevamo chiesto, tra le altre cose, se il progetto ‘Security’ realizzasse una reale attività di controllo e monitoraggio ambientale e se vi fossero già altri controlli sulle medesime condotte.
Avevamo paventato che fosse solo una manovra per fare un po’ di clientelismo. Non si comprendeva, infatti, come fossero stati effettuati controlli fino ad ora, né come delle semplici ‘ispezioni visive’ potessero effettivamente realizzare un controllo sulle condotte che trasportano materiale petrolifero.
La risposta: i controlli vengono effettuati dalla società proprietaria delle condotte, la SOM, partecipata dall’ENI, con alcuni strumenti che controllano anche la tenuta stagna dei tubi. Tubi che sono per la maggior parte interrati.
Ecco il paradosso: si spendono 3.500.000 di euro per assumere persone che, senza esperienza, dovranno ‘guardare tubi’ che si trovano sotto terra. L’Assessore ci ha detto che non ha fatto una valutazione della ‘congruità delle attività’ oggetto del bando. Ma non è che ci voglia molto: se le condotte sono interrate, quale ispezione visiva si potrà mai fare? Ecco, l’opera di clientelismo. La cosa non ci indignerebbe così tanto se non fosse che vengono utilizzati fondi finalizzati alle compensazioni ambientali.
L’Assessore ha confermato tutti i nostri dubbi, scaricando la responsabilità sull’Ente Parco e sul suo controllore, il Ministero dell’Ambiente. Ennesimo atto pilatesco del Governo regionale che non giova all’ambiente ed alla sicurezza. Immobilismo è dire poco, si può parlare di totale disinteresse. Noi abbiamo rinnovato l’invito all’Assessore e al Presidente Pittella ad intervenire per bloccare un altro sperpero di denaro pubblico, anche in considerazione del fatto che la Regione Basilicata fa parte, di diritto, della Comunità del Parco.
Potenza, 15 marzo 2016
Gianni Rosa, Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale
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