02/04/2016
inviato da Gianni Rosa
per Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale
TESTO NON FORMATTATO |
L’attenzione della politica lucana per il business dei parchi eolici. Questa volta tocca al territorio del Castello di Lagopesole.
I poteri delle lobbies in Basilicata hanno trovato terreno fertile in una classe politica senza scrupoli, collusa. Ne abbiamo la riprova con le notizie che in queste ore si susseguono e che danno della Basilicata e della politica lucana un’immagine pessima. Ne abbiamo un’ulteriore prova con la questione dell’impianto eolico, autorizzato dalla Giunta Pittella, a pochi metri dal Castello di Lagopesole.
Noi abbiamo chiesto la revoca della delibera n. 254 del 16 marzo 2016 che è un vero attacco al nostro territorio perché prevede l’installazione di un parco eolico a meno di 3000 metri dal Castello, in una zona in cui già esistono installazioni similari.
Cosa vietata dalla Linee Guida approvate, dietro tante nostre sollecitazioni, neanche pochi mesi fa, il 30 dicembre 2015, con la legge n. 54.
Ma il piatto ricco delle fonti rinnovabili non è sfuggito ai politici del Pd. Nel Collegato alla Legge di Stabilità 2016 viene approvato un emendamento alla legge di "Recepimento dei criteri per il corretto inserimento nel paesaggio e sul territorio degli impianti da fonti di energia rinnovabili ai sensi del D.M. 10.09.2010", la 54/2015.
Tale emendamento è stato proposto dal Consigliere Giuzio solo la mattina della discussione in aula (il 3 febbraio 2016) e sottoscritto inoltre dal capogruppo Cifarelli e da altri Colleghi del Pd e di fatto ‘ammorbidisce’ le distanze da rispettare tra i siti non idonei all’istallazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili e detti impianti.
Insomma, il parallelismo con il famoso emendamento dello Sblocca Italia viene facile. Sicuramente non ci saranno illeciti, ma ‘gli aiutini’ sono sempre in agguato. La legge ‘collegato’, che agevola le compagnie del rinnovabile, entra in vigore il 4 marzo e il 16 successivo viene approvato dalla Giunta regionale il Progetto del parco eolico a ridosso del Castello di Lagopesole. Se da un lato il Governo regionale dimostra di essere così attento all’applicazione della legge, dall’altro dimentica di ottemperarvi.
Tanto è vero che siamo stati costretti a presentare un’interrogazione alla Giunta con la quale sollecitiamo il Governo ad emanare le Linee Guida per il corretto inserimento degli impianti alimentati da fonti rinnovabili con potenza inferiore a 1 MW (il minieolico, per intenderci); linee guida che dovevano essere approvate entro 60 giorni dalla Legge 54/2015, quindi entro il 1° marzo scorso. Termine ampiamente trascorso.
Insomma, quando si tratta di tutelare il territorio, Pittella e i suoi perdono tempo. Quando si tratta di favorire qualche lobby, sono celeri e adempienti.
Questa è la riprova che i poteri forti non guardano in faccia a nulla. Non si fermano neanche innanzi ad un monumento del 1200 che sorge su un luogo scelto proprio per la sua posizione che permetteva di dominare con un sol colpo d’occhio tutta la valle.
Potenza, 1 Aprile 2016
Gianni Rosa, Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale
|