27/07/2017
inviato da Vito Lucia
per Comune Avigliano - Assessorato alle Politiche di Promozione del Territorio
TESTO NON FORMATTATO |
A qualche giorno dalla temporanea chiusura, ha riaperto questa mattina il museo narrante “ Il Mondo di Federico II” nel castello di Lagopesole. Si chiude, quindi, nel migliore dei modi una vicenda che aveva destato molte preoccupazioni per la possibilità di pregiudicare la stagione turistica ormai avviata. Ovviamente non tutti i problemi sono risolti con la riapertura di stamane, anzi il superamento della criticità temporanea ha fatto emergere ancora di più la impellente necessità di non interrompere le interlocuzioni faticosamente riprese dopo un lungo periodo di pausa. Infatti, come più volte ribadito, nessun progetto di valorizzazione del Castello di Lagopesole che intenda essere efficace in una prospettiva di lungo periodo può prescindere da una pianificazione e gestione unitaria tra tutti i soggetti convolti. Lo afferma Vito Lucia, Assessore al bilancio e alla valorizzazione del territorio del comune di Avigliano. Non accettiamo di essere chiamati in causa nella vicenda che ha determinato la sospensione delle attività che si svolgono nel castello Federiciano di Lagopesole. Le responsabilità sono da attribuire esclusivamente ai vari enti sovraordinati che, a vario titolo coinvolti nella vicenda, si rimpallano armai da tempo. E' arrivato il momento che gli enti interessati si assumano la responsabilità delle scelte fatte e di ciò che queste hanno determinato ed affrontino in maniera risolutiva la questione. Come amministrazione locale abbiamo partecipato con impegno e determinazione, al percorso di definizione della potestà sul monumento. Un percorso lungo e difficile, durato anni, che in alcuni casi ci ha visti costretti ad accettare scelte non sempre condivise. L'abbiamo fatto con senso di responsabilità, nel solo interesse della comunità che rappresentiamo e per le opportunità che il monumento rappresenta per l'intero territorio, facendo superare ogni tentazione campanilistica e pretendendo che ci si muova in un quadro di tempi e regole certe entro cui sviluppare le attività e non si prescinda dall’applicazione di criteri di obiettività, competenza e trasparenza nella selezione dei soggetti che a qualunque titolo opereranno all’interno della struttura. Ad oggi, purtroppo, disattendendo ogni minima aspettativa, per un modus operandi che lascia perplessi si è al punto di partenza. Non so se tutto ciò sia stato determinato dall’inerzia, dall’ indifferenza o peggio ancora dalla volontà di non decidere, sta di fatto che non intendiamo più tollerare deroghe agli impegni assunti e soprattutto non siamo disposti ad assecondare decisioni o scelte, ne programmatorie tantomeno di gestione, che in nome delle eccezionali criticità, probabilmente all'uopo determinate, siano assunte nella totale discrezionalità da parte di chi invece, riteniamo debba agevolare una più ampia condivisione, almeno tra le istituzioni. Ci aspettiamo che la questione venga affrontata in modo celere, definitivo e complessivo, ribadendo che un sito turistico non è fatto solo del monumento ma anche del contesto in cui esso è collocato, delle opportunità che esso rappresenta e dei vincoli che pesano sulle comunità che in esso vivono. Al pari di altre realtà, il castello di Lagopesole merita certamente un’attenzione particolare , più volte sollecitata dalla stessa amministrazione comunale e che si può concretizzare in un progetto organico di valorizzazione turistica, solo con l’impegno di risorse pubbliche straordinarie da destinare ad interventi di decoro e sicurezza, arredo urbano, cartellonistica e servizi. Per tali ragioni ribadiamo che l’amministrazione comunale , per svolgere al meglio il ruolo di ente istituzionale di prossimità per le comunità che rappresenta, deve essere protagonista nel processo decisionale alla pari degli altri soggetti attori ribadendo con forza, la necessità immediata di costituire un organismo interistituzionale paritetico che sovraintenda alla programmazione e gestione delle attività da porre in essere, onde evitare che in futuro si possa correre il rischio di essere chiamati in causa senza alcuna responsabilità, ma soprattutto per non vanificare tutti gli sforzi fin qui fatti, a partire dal restauro del castello fino alla realizzazione del polo museale ed alla produzione del cinespettacolo unico nel suo genere ed a tutto ciò che queste attività hanno determinato in termini di sviluppo turistico dell’area, rispondendo in maniera adeguata alle aspettative legittime delle comunità locali che forse, più della pubblica amministrazione, ha fatto proprio il concetto che vivere un sito turistico non è solo vincolo ma è soprattutto opportunità L’obiettivo è di ripartire da subito, concretamente, per progettare una nuova “governance”, che veda coinvolta l’intera comunità aviglianese con l’obiettivo di costruire e non di distruggere.
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