AVIGLIANO – ROTUNDA MARIS 1 – 1

AVIGLIANO: Raimondi, Mecca, Nardozza, Marsico A., Gerardi (1’ s.t. Summa V.), Marsico F., Petilli F., Troiano (14’s.t. Maitilasso), Santarsiero, Vaccaro, Summa D. (1’s.t. Paterna). A disposizione De Leonardis, Spadola, Galasso, Colangelo. All. Petilli M..
R.MARIS: Basile, Mele, D’Alessandro, Manolio, Evangelista, Rubolino, Santarcangelo (23’s.t. Gialdino), Tarantino, Dobrozi, Scarpa, Schettino (35’s.t. De Matteo). All. D’Angelo.
ARBITRO: Tirone di Potenza (guardalinee Claps di Potenza e Chiarillo di Moliterno).
RETI: 46’p.t. Dobrozi, 41’s.t. Marsico A. (rigore).
NOTE: Pomeriggio fresco, terreno di gioco in buone condizioni. Espulso Nardozza (A) al 45’s.t. per doppia ammonizione. Ammoniti Marsico A., Marsico F., Troiano, Vaccaro, Summa V. (A), Basile e Manolio (R). Calci d’angolo 5-3 per il Rotunda Maris

Strano, il calcio, e non è una gran scoperta. C’è mancato davvero un niente che all’ultimissimo istante una partita di continua sofferenza si trasformasse in un trionfo; o più correttamente, che ci scappasse una beffa che avrebbe avuto dell’ingiustamente assurdo. Al Rotunda Maris l’1-1 sta stretto. Una partita tatticamente dominata fino al 40’ del secondo tempo: squadra ottimamente disposta in campo, ogni centimetro di spazio controllato, superiorità costante a centrocampo, avversario imbrigliato nei suoi tentativi di proporre l’azione offensiva, e quelli davanti a mettere i brividi ogni volta che si avvicinavano all’area di rigore. All’Avigliano l’1-1 deve stare bene, nonostante il sogno della vittoria accarezzato in extremis. Troppa sofferenza dall’inizio alla fine, troppa la difficoltà di costruire manovre apprezzabili, soprattutto troppa fragilità in una difesa che dopo gli addii di inizio anno stenta a ritrovare i giusti equilibri. Dobrozi un rebus irrisolvibile: corre, si muove, apre spazi, gioca con la velocità e la tecnica e mette in ambasce un Avigliano che non trova contromisure. La punizione di Manolio dopo 2’è il segnale che il Rotunda Maris avrà anche gli uomini contati ma ha intenzioni bellicose. Dobrozi comincia la sua sfida con la girata dal limite che Fabio Marsico ribatte, poi lancia Schettino in un corridoio chiuso dall’uscita con i piedi di Raimondi, poi si mangia l’occasione più facile, saltato Raimondi, toccando troppo piano la palla e permettendo a Mecca il rinvio sulla linea. Gol mancato, gol subito? Stavolta no, perché Petilli si fa respingere da Basile il rigore concesso per un “mani” su un tiro dal limite di Antonello Marsico. Ed è subito, di nuovo, Rotunda, con Schettino che dal limite manda a lato, e con Dobrozi che non sbaglia né i tempi dell’inserimento né il diagonale di un vantaggio più che meritato. Quella dell’Avigliano intorno all’ora di gioco (due botte di Vaccaro, due prodezze di Basile; un tiro dal limite di Petilli appena fuori) è una fiammata che si spegne presto, e il Rotunda continua a mostrarsi in pieno controllo della gara. Petilli si gioca la carta Paterna, che dopo la lunghissima assenza deve ancora entrare in piena condizione, ma riesce a lasciare il segno: riceve palla al limite spalle alla porta, si gira e costringe un difensore all’aggancio del piede d’appoggio. Cambia il rigorista (a battere va Antonello Marsico), cambia l’esito (rasoterra nell’angolo sinistro), cambia il punteggio e il morale dell’Avigliano. Che mentre Tirone sta già per fischiare la fine riesce anche a sognare: ci vuole un grande Basile a mettere la pezza sul rasoterra di Santarsiero. Sarebbe stato davvero troppo.



20/02/2017 - autore: Giancarlo Tedeschi
categoria: SPORT
 
     

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