CONFERENZA DI ANGELO LUCANO LAROTONDA SUL CARNEVALE

Domani alle 18.00 nel Ridotto del Teatro Stabile l’antropologo Angelo Lucano Larotonda terrà una conferenza dal titolo “Intervallum Mundi. Il carnevale in Basilicata”. L’iniziativa, promossa dal Circolo culturale Silvio Spaventa Filippi, si inserisce nel cartellone di eventi “La maschera e le maschere. Il carnevale a Potenza” ideato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Potenza. Per capire ed interpretare la tipologia del Carnevale in Basilicata - spiega Larotonda - bisogna partire da un documento ufficiale che dice: “Le persone che vorranno mascherarsi non potranno uscire prima delle 20.00, né far uso di vestiario che imiti i ministri della nostra sacrosanta religione, ovvero militari, e qualunque altro ministro del Real Governo; sono vietate le maschere che rappresentassero figure deformi o spaventose. Suonate le 24,00 è loro vietato di continuare a girare con la maschere sul viso.” Il nuovo governo unitario non poteva consentire la messa in berlina dei propri rappresentanti da parte dei “cafoni” delusi dalla borghesia antipiemontese, i quali, a partire dal 1869, utilizzavano il Carnevale per dar sfogo al proprio risentimento verso “gli occupanti”. Questa ordinanza repressiva emanata dall’Intendente e ripetuta ogni anno - continua l'antropologo - ha modificato profondamente la tipologia del Carnevale lucano consentendo ai contadini di rappresentare “soltanto” il proprio mondo, fatto soprattutto di desideri alimentari e sessuali, comunque qualificati osceni, e ai “galantuomini” di travestirsi con ricche maschere della tradizione italiana, fatte conoscere con appositi “figurini” a stampa. Tempo di allegria? Si. Di confusione? No. Tempo di allusioni al “mondo basso”? Si. Di ingiurie e satire? No. Ne consegue che al carnevale lucano viene tolto il piacere di essere vissuto come “intervallo dal mondo”, nel senso che nessuna azione sarcasticamente eversiva o polemica deve consentirgli di uscire dalla quotidianità. Una non applicazione dell’ordinanza dell’Intendente avviene però in tre paesi: Teana, Tramutola, Montescaglioso. Qui il Carnevale continua ad avere le caratteristiche proprie che lo hanno caratterizzato in Italia fin dal Medioevo. La distinzione tra carnevale “contadino” e carnevale “borghese” permane fino a qualche decennio fa. Successivamente le due forme si amalgamano e con la società dei consumi assumono nuove tipologie.
23/02/2017 - autore: Angela Salvatore
categoria: EVENTI
 
     

Back