RISPOSTA A VITO FERNANDO ROSA SU DELEGAZIONI, BOX AUTO ED ABETI SECCHI

Tra poche settimane si vota, noto che i partiti minori sono già in fermento.

Grazie al simpatico Vito Fernando Rosa, consigliere di Unità Popolare , vengo chiamato in causa in una competizione che al momento non mi vede protagonista.

Nella sua lettera pubblicata sul sito www.aviglianonline.eu, usa diverse argomentazioni in un tentativo disperato alla ricerca di un protagonismo che altrimenti non avrebbe, visto che in oltre mezzo secolo di attività politica non è riuscito a far breccia nel cuore dei cittadini aviglianesi.

Del suo trascorso da politicante non ce ne sono tracce evidenti, anzi con il passare degli anni il suo consenso si affievolisce sempre di più, tanto che alle ultime lezioni nel 2010 in qualità di capolista di Unità Popolare ha raccolto 11 preferenze su un totale di 341 ,superato abbondantemente da altri 6 candidati di lista

A lui non interessano le mie idee sul campanilismo, che sono posizioni mie, personali da cittadino libero, non rientrano nelle attività dell’associazione culturale che presiedo e uso il mio nome e cognome senza alcun riferimento al ruolo che svolgo nel direttivo dell’Abete, siamo in uno Stato libero e democratico , la libertà di espressione , è un princìpio costituzionale anche a me garantito.

Al consigliere Rosa, ha infastidito il mio invito ad esercitare un voto utile, privilegiando i partiti maggiori con particolare attenzione alle candidature di prossimità.

Essendo l’esponente di un partito che nella scorsa competizione ha raccolto 341 preferenze, consapevole, dall’alto della sua esperienza politica che alle prossime elezioni sarà difficile eleggere una rappresentanza in Consiglio Comunale si è sentito escluso dal mio invito ma non è colpa mia se le sue idee non suscitano interesse nella maggioranza degli aviglianesi.

Egli è un volpone della politica, attaccando le mie idee cerca di aggraziarsi la corte castellana , sperando che si trasformi in un consenso elettorale che non avrà. A questo punto, visto che ha sottolineato con enfasi il mio impegno per la realizzazione dei box auto in Via Marchese, sento il dovere di fare qualche precisazione. Diversi anni fa, quando L’Abete era all’inizio delle sue attività, Vito Fernando Rosa mi fece pervenire una segnalazione in cui mi invitava a sposare la causa per la realizzazione di un anfiteatro con parcheggi sottostanti aperti al pubblico.

Sinceramente l’idea la trovai interessante, ma visto che le risorse comunali erano scarse, considerato che non vi erano le condizioni economiche per concretizzare questa previsione progettuale, con l’obbiettivo di riqualificare quell’area, proponemmo l’intervento economico dei cittadini residenti nella zona che avevano necessità di un box auto.

L’area attualmente è abbandonata, si trova nel cuore di Avigliano, in un quartiere ad alta densità abitativa, con una carenza cronica di parcheggi, ( Vito ci vive e sa che il problema esiste, nel passato è stato spesso costretto a parcheggiare la propria autovettura fuori dagli spazi previsti , incurante del conseguente intralcio alla circolazione stradale,)a 150 metri dell’ufficio postale e 200 circa dalla scuola elementare.

La realizzazione di un opera così importante, è necessaria, non solo perché riqualifica circa 800mq di suolo pubblico, ma essendo i box auto pertinenti alle abitazioni ne accresce il loro valore di mercato, si risolve il problema del parcheggio selvaggio visto che le persone interessate abitano tutti in prossimità di Via Marchese e nell ‘area di copertura si realizza un parcheggio di ulteriori 700mq, aperto al pubblico in modo da risolvere in modo definitivo il problema della viabilità nel quartiere , il tutto senza gravare sulle casse comunali

Non vi è alcuna manovra speculativa, ma al contrario un investimento di cittadini privati che favoriscono l’occupazione del comporto edile, migliora la viabilità, riqualifica spazi urbani senza gravare sulle casse comunali, che se avesse la dotazione finanziaria necessaria potrebbe utilizzarle per altre finalità.

Caro Vito, nonostante porti la barba, non sei il profeta dell’urbanistica, né il Piano di Recupero è il Vangelo,sono oltre 30 anni che è in vigore e credo che non tutto è ancora attuale, hai preso un ennesimo abbagli, con lo scopo di concorrere alla crescita della mia Città ho fatto una proposta , a differenza tua che fai le proteste,la tua presa di distanza dalle mie idee, le nostre differenze culturali e politiche, non solo mi inorgogliscono, ma aumentano il mio prestigio in questa comunità.

Preferisco restare nella mia ignoranza perché sono consapevole che nella vita c’è sempre da imparare e con il tempo l’impegno e l’esperienza potrò colmare le mie lacune, tu invece resterai sempre nella tua presunzione alimentata da un rancore cronico verso chi non la pensa come te, con il tempo potrai migliorare ma non potrai mai guarire.

20/03/2015 - autore: Carmine Ferrara
categoria: POLITICA
 
     

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