RISPOSTA ALLA BACHECA DI “UPROSA” – COSÌ TI FACCIAMO VIVERE UN ALTRO MOMENTO DI PROTAGONISMO MEDIATI

A proposito della “macchina del fango” - OVVERO - Alla faccia della “macchina del fango”.
Speravamo di confrontarci e anche di scontrarci, perché no, su idee e programmi ma da quanto scrivi e da quanto sentiamo, nutriamo per te buone speranze. Sicuramente il 31 maggio finalmente potrai rientrare dalla tua conclamata demenza postcomunista ed offensiva, però ci sembra opportuno proporre un piccolo ripasso per gli aviglianesi “cretini di ogni età”. Comunista e libero pensatore per nascita, Vito Fernando Rosa, Aviglianese, è stato bambino comunista durante il primo dopoguerra, testimone comunista pieno di filtri della lotta sessantottina di liberazione e emancipazione. Sempre incline a litigare nei tanti partiti d’adesione, per difendere le proprie convinzioni da pseudo comunista percorrendo sempre la via più comoda di stare ogni volta che il comunismo avanzava, per convenienza lui arretrava e si nascondeva sotto nuove sigle fino ad oggi che padroneggia su quelle poche persone che lo seguono sotto il simbolo di Unità Popolare. Altro che vita fatta di passione, dedizione, internazionalismo e grandi ideali. Dobbiamo ora chiederci se la «formula Vito Fernando Rosa» non diventi un'altra «non vivibilità» come lo è stato il marxismo-leninismo. Oggi c’è il “FernandismoRosannacquato”, un sistema senza teleologia, un buco nero che assorbe le differenze per trasformarle in prodotti differenziati; esso nutre l'informazione e la controinformazione, la superficie e la profondità, ed ha una natura subdola, che incatena nel momento stesso in cui libera il pensiero, ovvero un “acchiappa mosche”, ma del resto l'hanno capito anche i veri comunisti. La sua è un’agitazione rabbiosa che indica un'infermità interiore altro che “l’assurdità per “.i cretini di ogni età” che se la bevono e le propagandano”. Chiudiamo con un pensiero, anche questo preso dal giardino di altri, che ben si attaglia alla sua persona -: “La gioventù invecchia, l'immaturità si perde via via, l'ignoranza può diventare istruzione e l'ubriachezza sobrietà, ma la stupidità dura per sempre.”. E i cretini di ogni età pensando a te se la ridono. Ti auguriamo ogni bene anche perché la tua avventura da consigliere comunale agonizzante era già finita prima d’incominciarla e comunque finisce definitivamente il 1° aprile. E bada bene che non è un pesce d’aprile.
22/03/2015 - autore: I nuovi Democristiani e i vecchi Socialisti
categoria: POLITICA
 
     

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