Peccato che non ha il coraggio di candidarsi a sindaco di avigliano: ovviamente per manifesta incapacitÁ

Leggo il comunicato stampa di Gianni Rosa a proposito della: “corsa alla poltrona da parte del centrosinistra aviglianese” che sostiene: “è un atto vergognoso nei confronti della Città – e aggiunge – “Noi riteniamo (cioè lui) sia giunta l’ora di mostrare alla classe politica di centrosinistra, che ci ha governato fino ad ora senza concludere nulla, che non c’è nessun diritto acquisito, che si può cambiare, che si deve cambiare.” – poi ci mette pure un po’ della sua vera identità - “l’unica cosa che interessa è solo mantenere posizioni di privilegio, dovrebbe automaticamente escluderli dalla competizione elettorale. Per indegnità.”, e come sempre conclude inneggiando alla guerra: “Aviglianesi coraggiosi che non vogliono arrendersi un invito: siate artefici del vostro destino. Non deponete le armi, siate protagonisti del cambiamento.”. Sollecitato, rispondo con quattro punti che dovrebbero aiutare a stilare la vera identità del ciarlatano politico di adozione aviglianese, e che poi possono essere ampliati a discrezione dei lettori, ovviamente quelli veri:

1. Il ciarlatano politico parla di poltrone del centrosinistra, e la sua di poltrona? E quelle che ha distribuito solo ai suoi parenti e amicissimi a partire da quando era consigliere provinciale? Apofil, Commissione elettorale, commissione anti usura, acquedotto lucano, ospedale san Carlo eccetera;
2. Come dimostra il teorema di Cipolla sulla presenza degli stupidi, essi sono equamente distribuiti nella società, e quindi anche tra i ragionieri: lui parla di “indegnità” degli uomini del centrosinistra e dove la mettiamo la sua dignità visto che ha nascosto ai suoi elettori il fatto che è sottoposto a un processo penale n. 1306/2011 per concorso in truffa alla comunità europea. Mi auguro non ti dimetterti da consigliere “ca nunzi fess’” ma almeno nell’udienza del 4 maggio rinunci alla legge ex Cirielli (ne dubito) e ti fai giudicare così potrai essere dichiarato “degno” anche se ti dovessero condannare;
3. Il buon senso spinge ad affermare che poi ognuno di noi è sempre il ciarlatano di qualcun altro. Il che è vero. Ma ci sono alcuni che dovrebbero essere considerati oggettivamente ciarlatani da tutti. Di solito gli elettori di Gianni, sono quelli che riescono a fare solo anticamera politica perché c’è sempre il parente di Gianni da sistemare, Gaetano docet;
4. Uno come Gianni che non ha memoria del passato, se non si prendono le contromisure, è destinato a ripeterlo sempre ad uso proprio e purtroppo non ha neppure la memoria di ieri sera. Quando parla di programma del governo del territorio, lo fa in modo sconclusionato e disconnesso dal cervello e scrivi: “Anzi, apprendiamo che l’uscente Sindaco si affida ai Cittadini per stilare il programma. Questo è il capolinea della politica del centrosinistra. Sulla base di cosa, il Cittadino aviglianese dovrebbe affidare la Città all’uno piuttosto che all’altro? Sulla base di quale visione? Su quello che è già stato fatto, ovvero sul nulla?”. Scusa tanto, ma tu caro ciarlatano non ti stai affidando, per non fare brutta figura con il simbolo del tuo partito e senza un briciolo di programma annunciato per Avigliano, ad una lista civica fatta da cittadini che devono redigere il tanto decantato programma elettorale per la città? Ma che te lo dico a fare con te è acqua santa persa. Tanto tu sei la personificazione di Cicerone dei tempi moderni.

Avviso ai commentatori seguaci ma nascosti di Gianni: ovviamente questo è un pensiero cretino. Se lo commentate seriamente, indovinate un po’ che siete voi?
P.S. a breve vi omaggerò dell’intercettazione telefonica che ha “fottuto” il nostro ben amato adamantino consigliere.
Con affetto il Vostro “Filippino”