IPOCRISIA DI UN POLITICO AD AVIGLIANO

Nell’ora della nazione aviglianese: letture talmudiche degli scritti di gianni rosa.

Dal suo facebook del 25 agosto 2015
“Appena eletto nel 2010 consigliere regionale scrissi una lettera aperta al Sindaco di Avigliano, Vito Summa, in cui dichiaravo che ero pronto a collaborare, ad impegnarmi per contribuire al miglioramento della vita della nostra comunità e al ‘bene comune’ dei nostri concittadini, lasciando da parte steccati ideologici oppure appartenenze di schieramento. Devo dire che in questi anni mai il Sindaco Summa ha inteso "dialogare" per il "bene di Avigliano" con il sottoscritto. Evidentemente sono così bravi da non aver bisogno di alcuno. Ma allo stesso tempo non possono pensare di sminuire le "inefficienze" della loro amministrazione addossando colpe a me per il ruolo che rivesto. Le chiacchiere da "lavandaia" le restituisco al mittente fermo restando la mia disponibilità in favore della comunità.”.

Esso è capace, in questo modo, di mostrare con buone intenzioni, un segno di riconoscimento alla nazione aviglianese, e subito dopo con la cortesia dell’ipocrisia del male “sputa” veleno su tutto contraddizioni comprese (a futura memoria, all’indomani della lettera aperta fece affiggere un manifesto sul degrado della villa comunale). EVVIVA Gianni Rosa sindaco di Avigliano

La foto e la prova delle larghe intese o del tentativo del ribaltone mancato alle elezioni del 2015?

Ma la domanda si rinnova: A chi dei due Gianni Rosa credere?

25/08/2015 - autore: Enzo Claps
categoria: POLITICA
 
     

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