IL CHIODO FISSO DELL’EX CONSIGLIERE DI UNITÀ POPOLARE NEI CONFRONTI DELLA LISTA M5S AVIGLIANO

Il chiodo fisso dell’ex consigliere di Unità Popolare nei confronti della Lista M5S Avigliano, continua, a un anno dalle elezioni, a caratterizzare i suoi interventi politici e/o denunce anche quando si tratta di questioni personali, come l’ultima, riguardante la "casa della sua cara nonna ”.

Si convinca il rappresentante di UP, e noi lo aiuteremo nel processo, che la Lista Movimento 5 Stelle Avigliano, come da regolamento nazionale fu costituita non in pochi giorni, come continua falsamente ed ossessivamente a sostenere, (operazione impossibile da compiere visto le incombenze preliminari e di verifica necessari per la certificazione della lista) ma è stato l’epilogo di un lungo percorso iniziato nell’ottobre del 2013 con la stesura della bozza del programma elettorale e terminato con la certificazione* da parte del Garante del Movimento Giuseppe Piero Grillo avvenuta in Milano il 24 Aprile 2015.

Per meglio precisare la questione evidenziamo che l’autorizzazione all’utilizzo del Simbolo del M5S viene concessa solamente dopo aver esaminato i certificati del casellario giudiziario ed i carichi pendenti, e, nello specifico, inviati al Blog , evidentemente, prima del 24 Aprile 2015.

Vale la pena ricordare, inoltre, che l’ex consigliere pur conoscendo le regole del Movimento, non esitò a contattare ( il 18 aprile l’ultima volta e quindi ben prima del 24 Aprile giorno in cui fummo certi della avvenuta certificazione) gli attivisti per proporre, in prima battuta, la creazione di una lista civica ovvero un apparentamento fra la sua Unità Popolare ed il Movimento stesso. Ovviamente proposta respinta al mittente, così come respinta una sua seconda (di riserva evidentemente) e cioè quella d'inserire nella lista di UP, come indipendenti, singoli attivisti dei 5 Stelle.

Secondo il rappresentante di UP, grazie alle favolose interpretazioni dei fatti, fu progettato un complotto ordito nei confronti della sua forza politica per estrometterlo dal Consiglio Comunale ed attuato, addirittura, da quella parte del PD riconducibile al candidato Summa; ovvero grazie alla sola azione, “alla mano” di un Ingegnere di Forza Italia"- (esponente di FI degli anni 90: il "famoso" Ingegnere “occulto”.) Interpretazioni e vaneggiamenti che servono o gli sono serviti evidentemente, solamente per giustificare la sconfitta elettorale.

Noi d'altronde abbiamo ritenuto opportuno non rispondere alle continue e reiterate insinuazioni fatte in campagna elettorale, perché inutile sapendole false; perché non ci appassionavano le beghe fra partiti e soprattutto per non distrarre i cittadini dalla discussione dei programmi sui temi reali. Purtroppo ancora oggi, a un anno dalle elezioni (ma ben al sesto anno “dell’Era Summa”) i vari problemi della comunità ancora persistono.

23/04/2016 - autore: Antonio Angarola
categoria: POLITICA
 
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