POETI E SCRITTORI STRAPPATI ALL'OBLIO NEL LIBRO DI GENNARO CLAPS

Oggi si presenta Fior di Avellana, ultima opera dello storico Gennaro Claps

Autentica memoria storica di Avigliano, un “Pico della Mirandola” che quando racconta dell’ospedale di guerra dei Tedeschi, dei feriti trasportati dopo il bombardamento di Potenza,della loro fuga dei germanici mentre avanzavano le forze militari canadesi o mille altri aneddoti, che traccia affreschi di aneddoti e sembra che sia acceduto tutto ieri. Difficile definire Gennaro Claps,classe 1928, uomo di cultura dai mille interessi e persona poliedrica. Insegnante in scuole statali, e poi presidente del Distretto Scolastico n. 3 di Avigliano, dal 1978 al 1981. Amministratore comunale, ben 4 volte consigliere e primo cittadino dal 60 al 64, componente di commissioni provinciali e regionale oltre di vari consigli di amministrazione di enti pubblici. Impegni che non hanno ostacolato l’attività di pubblicista. 30 anni di giornalismo con quotidiani e periodici, circa 2.500 articoli e servizi, spaziando dalla cronaca, alla politica, dalla cultura, alle attività economiche. Suoi scritti sono apparsi su riviste nazionali, sul Bollettino del Ministero dell’Industria e Commercio e sulla Rassegna di studi storici, Risorgimento e Mezzogiorno, dell’Istituto per la Storia del Risorgimento di Bari. Poi dal 1995 una feconda attività di storico: Una sua opera per il Bicentenario della Repubblica Napoletana del 1799 è stata segnalata dalla Giuria del XXIX Premio Letterario Basilicata e consigliata come testo di lettura nelle scuole superiori. Altro suo lavoro, originale nel tema su Avigliano, Terra di confino dove scrive di Manlio Rossi Doria e Franco Venturi, è molto citato dagli studiosi di storia contemporanea e gli ha procurato notorietà anche nello Stato di Israele per il ricordo del medico polacco d’origine ebraica Maurizio Chotinier. Oggi sarà presentato la sua ultima opera “ Fior di Avellana”, dove tra dissertazioni sulla nascita ed i dialetti lucani, Claps recupera la memoria di poeti e scrittori locali che corrono il pericolo di cadere nell’oblio. Un libro tra storia e letteratura che fa scoprire un volto diverso di Avigliano, ricordato solo come “patria di giuristi”. Un percorso “lessicale” dall’aviglianese arcaico di Don Marco Sabia, nato nel 1789 fino ai nostri tempi con le del farmacista Paolo Laguardia ed i versi colti di Michele de Carlo, Antonio Labella e del giornalista Pietro Rosa.Questa sera alle 17: 30 La presentazione nella Sala Claps della Società Operaia di Avigliano, patrocinatore dell’iniziativa, con l’autore saranno presenti Rita Librandi de “L’Orientale” di Napoli, Patrizia Del Puente dell’università di Basilicata e Pasquale Caratù dell’ateneo barese. Inoltre verrà distribuito un opuscolo inedito, a cura di Gennaro Claps , ossia un saggio linguistico del giovane studente Emanuele Gianturco scritto nel 1876, mentre l’originale è conservato nell’emeroteca della Biblioteca Nazionale di Napoli.Gennaro Claps ha dedicato il volume alla moglie Rita, per i 50 anni di matrimonio con tante “rose e viole e viole e rose”.
12/11/2009 - autore: Leonardo Pisani
fonte: LA NUOVA DEL SUD

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