Avigliano e altri 12 comuni nel PIOT "Feudi Federiciani e Terre di Aristeo"
Basilicata terra di cavalieri e manieri, ove per secoli fu attraversata dai normanni degli Altavilla e dagli Svevi di Federico II e re Manfredi. Terra ricca di storie che si intrecciano a leggende, come quella dei Templari e del normanno di Lucania Ugo de Pagani, signore di Forenza, forse il vero fondatore dell’Ordine dei monaci combattente. Basilicata, anche terra di Aristeo, figlio di Apollo e della Ninfa Cirene, divinità che si dedicò alla apicoltura, alla coltivazione dell’olivo e della produzione del formaggio. Le vie del turismo archeologico dai graffiti di Filiano e dagli Oschi di Torretta, al medioevo di Banzi e Venosa alla città cattedrale, Acerenza, abbinati a percorsi naturalisti e enogastronomici dal vino, al pecorino ad olio e grano, sono il cuore del PIOT “feudi Federiciani e Terre di Aristeo”. I pacchetti integrati di offerta turistica sono un nuovo modello di governance che vede l’interveto di operatori pubblici, istituzionali e privati “un modello rivoluzionario nell’approccio culturale” li ha definiti l’assessore regionale al turismo Gennaro Straziuso. “Feudi Federiciani – Terre di Aristeo” coordinate dall’imprenditore Giovanni Samela interessa 12 comuni (Filiano, Forenza, Palazzo S. Gervasio, Banzi, Genzano di Lucania, Acerenza, Oppido Lucano, Tolve, Cancellara, Pietragalla, Avigliano e Ruoti), vede la partecipazione della Provincia di Potenza, della Camera di Commercio, delle ex Comunità Montane Alto Basento e Alto Bradano, del GAL Sviluppo Vulture, e della Soprintendenza di Basilicata.“dopo l’avviso pubblico della Regione Basilicata, ” ha detto Giovanni Samela ” con la Confesercenti provinciale di Potenza abbiamo incontrato gli operatori economici e istituzioni locali per verificare la possibilità di candidare un progetto. Abbiamo registrato un grande entusiasmo da avere 46 schede di adesione di associazioni. Il progetto sviluppa diversi itinerari da quello archeologico, a quello storico, dal naturalistico. Sono messe a sistema le vie del gusto, del vino, del grano, dell’olio. Puntiamo a migliorare la capacità ricettiva, il rafforzamento delle attività complementari all’offerta turistica, il marketing turistico e le azioni di comunicazione, oltre alla Scuola di Alta Gastronomia Mediterranea”. Sono previsti interventi infrastrutturali da parte della componente pubblica come la realizzazione della segnaletica turistica, una struttura di informazione turistica con sede principale a Lagopesole e due desk, uno presso il polo attrattivo di Acerenza e uno presso il Comune capofila Oppido.
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08/03/2010 - autore: Leonardo Pisani |
fonte: LA NUOVA DEL SUD |