Vito Fernando Rosa guida una lista impegnata nel sociale.
Si definiscono moderni comunisti, coerenti ambientalisti e convinti giustizialisti. Sono l’opposizione a sinistra, lo sono stati in consiglio comunale nel 2000, lo sono nella società con lotta e petizioni, l’ultima il comitato “no antenne telecom” o per la vicenda di Palazzo Telesca dove hanno proposto di acquisire al patrimonio comunale “i piani abusivi ed assegnarli alle associazioni”. Candidato sindaco Vito Fernando Rosa, a sinistra da sempre, dalle giovanili del pci fino a Democrazia Proletaria, Rifondazione e poi tra i fondatori di Unità Popolare, in lista Donato Possidente, operaio Sata tra i protagonisti dei 21 giorni di lotta, il giovane Vincenzo Galasso, agente di polizia come indipendente e Vito Summa, agente di custodia, qualche tempo fa protagonista di una protesta singolare, incatenandosi in piazza prefettura perchè gli negavano il trasferimento in Basilicata, cui aveva diritto per gravi motivi familiari. Spazio anche per i cattolici praticanti con Gaetano Caino, insegnate precario con studi teologici e catechista. Opposizione da sinistra, con proposte concrete come l’extramurale tra i quartieri “Dietro le Rocche” e “Basso la Terra” e i parcheggi prossimi la Chiesa dell’Annunziata. Il rispetto della legalità come principio anche nella scelta delle politiche urbanistiche, quindi lotta all’abusivismo, rispetto dei piani di recupero e modificazione del Regolamento edilizio con norme antispeculative. L’impronta di sinistra è chiara, Unità Popolare propone la gestione diretta dei servizi comunali come le mense scolastiche e dei tributi come L’I.c.I, la tarsu ecc. ora “lasciati con politica liberistica” in appalto ai privati come Equitalia e Bedei. Secondo Rosa queste scelte, con un utilizzo razionale della pianta organica comunale, porterebbe ad una lotta all’evasione fiscale per far “pagare tutti per pagare meno, mentre si rischia che l’azione vessatoria contro i contribuenti già a ruolo, mentre non colpisce gli evasori fiscali. Rosa rimarca che Unità Popolare è in continuità politica con i movimenti comunisti che nel passato hanno ottenuto grandi risultati per Avigliano, per la memoria storica cita l'occupazione dell’ex cartiera che grazie ai delegati sindacali cgil, vicini alla sinistra extraparlamentare riuscirono a far intervenire il Gepi ed oggi è l’unica fabbrica nel paese oppure l’occupazione del consiglio comunale per salvaguardare i diritti degli assegnatari di case popolari che riuscì a far entrare Avigliano in un decreto legge speciale per l’edilizia pubblica assieme a Milano, Torino, Taranto e Palermo, ottenendo nuovi alloggi.
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13/03/2010 - autore: Leonardo Pisani |
fonte: LA NUOVA DEL SUD |