La Sel ha raccolto firme ad Avigliano per chiedere un referendum
Non privatizziamo l’acqua, questo l’appello della Sel che Domenica ha organizzato una raccolta di firme chiedere dei referendum per l’abrogazione dell’art. 23 bis della Legge n. 133/2008, relativo alla privatizzazione dei servizi pubblici di rilevanza economica, con il secondo quesito si propone l’abrogazione dell’art. 150 del D. Lgs. N. 152/2006 (c.d. Codice dell’Ambiente), relativo alla scelta della forma di gestione e procedure di affidamento, rispetto al servizio idrico integrato, mentre con il terzo quesito si propone l’abrogazione dell’art. 154 del Decreto Legislativo n. 152/2006 (c.d. Codice dell’Ambiente), limitatamente al comma 1 che dispone che la tariffa per il servizio idrico è determinata tenendo conto dell’“adeguatezza della remunerazione del capitale investito”.“I tre quesiti sono finalizzati ad abrogare la legge approvata dall’attuale governo nel novembre 2009 nonché le norme in passato approvate da altri governi orientate nella stessa direzione cioè quella di considerare l’acqua una merce e la sua gestione finalizzata a produrre profitti” spiega il consigliere comunale Davide Bia “La comunità aviglianese – continua il consigliere comunale Davide Bia – ha risposto all’appello mostrando grande sensibilità per la causa del referendum, affollando i banchetti predisposti per l’occasione”.Alla raccolta firme erano presenti anche il consigliere regionale Giannino Romaniello e il consigliere provinciale Ivan Santoro.
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04/05/2010 - autore: Leonardo Pisani |
fonte: LA NUOVA DEL SUD |