Alla Cerimonia il Presidente de Filippo, il sindaco Summa e il presidente del consiglio regionale Vincenzo Folino
Ritorna la festa della polizia nel maniero federiciano di Lagopesole, un’occasione di incontro tra le forze dell’ordine, i cittadini e le istituzioni, che nonostante l’inusuale tempo autunnale che ha impedito la cerimonia prevista nel cortile principale, si è svolta regolarmente in uno dei saloni della parte sveva del castello. Una cerimonia sobria, scevra da artifici retorici e ampollosità, cui hanno partecipato comuni cittadini e anche le rappresentanze di alcuni istituti scolastici come il “Tommaso Claps” di Lagopesole e il “Carducci- Morlino” di Avigliano, anzi una presenza attiva degli studenti con la voce del mezzosoprano Luana Grieco, dell’Istituto Nitti di Potenza, che si è esibita con la “preghiera del poliziotto” e un brano tratto dall’Orfeo ed Euridice del 1762 di Christoph Willibald Gluck su libretto di Ranieri de' Calzabigi, accompagnata al piano dalla prof. ssa Giuseppina Sabatino. Testimonianza anche degli studenti del “Tommaso Claps” che hanno illustrato il lavoro svolto sul bullismo e le sue forme tra cui un accenno allo stalking, accompagnata dalla lettura di “Jacob, il padrone della scuola” di Gary Paulsen. Bullismo e Stalking, due fenomeni sempre esistiti, ma in aumento dove l’intervento anche informativo e preventivo della polizia di stato e della questura di potenza è stato notevole specie nelle scuole. Qualche dato numerico dell’attività della P.S nell’ultimo anno: 3842 documenti controllati, 3249 vetture controllate, 95 arresti e 3416 interventi a seguito di chiamate al 113. Un incessante lavoro di indagine, di lotta al crimine cha ha permesso di contrastare organizzazioni malavitose della vicina Puglia responsabili di 300 furti di mezzi agricoli nell’area del Vulture, l’arresto di pericolosi latitanti avvenuti in località turistiche della Repubblica Dominicana, il sequestro di beni immobiliari e capitali di noti esponenti della criminalità lucana in Spagna. Risultati che però secondo il Questore di Potenza Romolo Panico “ non possono e non devono essere, però stimati eccessivamente perchè la richiesta di sicurezza, impone a tutti noi una riflessione sulle conseguenze di una possibile sottovalutazione della realtà apparente, o sul silenzio che spesso è più pericoloso del rumore provocato dalle roboanti azioni criminali”.Il questore avverte nella sua relazione parlando dei risultati della polizia di stato “ Potrei continuare questa esposizione positiva ancora per molto, ma illuderai coloro che sentendomi potrebbero considerare risolto il problema della sicurezza pubblica in questa provincia, cosa che non è”.Sono passati i tempi della Basilicata “isola felice, ma dalle parole del dott. Panico sono chiare: il lavoro di controllo del territorio è stato efficace, spesso in silenzio come l’operato della stradale, della ferroviaria e della polizia postale e della scientifica. Questo con un organico insufficiente ed oberato da un’asfissiante attività burocratica. Il questore lancia un appello alla Basilicata ed ai cittadini per bene, scossa anche dagli ultimi avvenimenti ed inchieste sui delitti non ancora risolti: “ Diventa tutto più pericoloso, quando tutto passa inosservato, quando anche episodi che scuoterebbero le coscienze anche di coloro che abituati al rumore, diventano silenziosi e quando da essi ci si distacca con disinteresse sperando che il male che colpisce gli altri non colpisca noi, o quando taluni pensano che un impegno civile costituisca soltanto un fastidio da evitare”.Non si può contrastare criminalità ed assicurare l’ordine pubblico senza una collaborazione della società civile, conclude il dott. Panico: ” Personalmente mi sono sempre opposto all’apatia e al silenzio, condizioni che le forze dell’ordine devono combattere con ogni loro forza, ma mi auguro che in ognuno di noi sorga lo stesso impegno in modo che tali condizioni non diventino un’abitudine”.
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16/05/2010 - autore: Leonardo Pisani |
fonte: LA NUOVA DEL SUD |