L?artista aviglianese utilizza l'antichissima tecnica giapponese
Tornano le ceramiche raku dello scultore aviglianese Domenico Pisani, che anche questo anno ha partecipato al XI concorso "Concorso Opere d'Arte Scultura" della Camera di Commercio di Potenza, nella sezione amatori. Nel 2005, nella quarta edizione era arrivato secondo con la scultura “ Brigante 800”, questo anno ha presentato un’opera che mostra uno dei più antichi giochi popolari lucani, “lu cierchie”. Ossia il gioco del cerchio. Nato ad Avigliano nel 47, si accosta da amatore al mondo della ceramica, prima autodidatta e poi approfondisce la tecnica dal maestro Romano Ranieri a Deruta poi a Bologna frequentando l’atelier d’arte “Paese dei Balocchi” seguendo le lezioni di Mirco Denicolò. La caratteristica di Pisani è che utilizza la tecnica giapponese del Raku, con la quale l’oggetto è modellato e cotto una prima volta, poi rivestito di smalto e sottoposto ad una seconda cottura in un apposito forno dove la temperatura sale a 950 °C - 1000 °C, creando effetti cromatici particolari, seconda le modalità di raffreddamento. Il Raku che in nipponico significa rilassato o gioia di vivere, ha la caratteristica di essere un arte istintiva e sperimentale, dove un’opera non è mai uguale ad un’altra, sono sempre pezzi unici ed irripetibili L’artista aviglianese fonde nelle sue opere questa tecnica che la leggenda vuole essere inventata da un ceramista corerano, che inventò il Raku per poter creare apposite ciotole adatte alla filosofia zen per la cerimonia del the con temi e figure che attraverso scorci, personaggi e momenti di vita fotografano la realtà e la cultura lucana.
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11/07/2010 - autore: Leonardo Pisani |
fonte: LA NUOVA DEL SUD |