Ad Avigliano ciechi e non sullo stesso piano
Buio in sala, banditi cellulari e orologi fluorescenti, un black out artificiale per gli ospiti della "cena al buio" organizzata da "Zia Lisa" e l 'Unione Cieca di Potenza. Una serata tra la beneficenza e la coscienza di cosa possa essere una vita da ipovedente, anche in un arco temporale di poche ore. Chi ha provato l esperienza- erano presenti il sindaco Summa e l' intera giunta comunale, i consiglieri regionali Rosa e Romaniello, dirigenti della P.A, esponenti dell 'associazionismo e i corrispondenti della stampa- l ha descritta particolare, educativa, emozionante. Ne sa qualcosa Val Kilmer, che per poter interpretare Virgil Adamson, il fisioterapista cieco di "a prima vista", ha vissuto a lungo all oscurità. Le sorprese non sono mancate, gli organizzatori l 'avevano preannunciato, dopo un iniziale sconcerto, anche ansia coma ha confidato qualcuno, piano piano l 'atmosfera cambiava, il non vedersi ma sentirsi, l 'aiutarsi a dare consigli su come sistemare le posate o i trucchetti per non confondere bicchiere da vino con quello da acqua, creava un insolita complicità e un feeling anche tra chi non si conosceva. Tutti uguali, non ci vedevamo ma tramite gli altri sensi eramo più vicini, tutti anche tra i posti più distanti. Un atmosfera che diventava sempre più conviviale, complici i camerieri ipovedenti, che tra una battuta e l altra, hanno trasformato quella che poteva esser una fredda cena di beneficenza, in una calorosa serata, dove tolti gli steccati sociali e di ruolo, l 'allegria e il piacere di star bene hanno preso il sopravvento, compreso i cori, le battute, gli scherzi. Non c 'era il sindaco solo Vito, non il vicesindaco ma Donato, Giannino E Gianni, senza saperlo erano a distanza ravvicinata, in consiglio regionale il giorno dopo agli "opposti politici". Poi se qualcuno, inavvertitamente o no... ci ha preso il bicchiere pieno o dissetato col nostro, pazienza . Una lezione di vita, definiamola così, perchè ha permesso tutti noi di scoprire gli altri sensi, di cercare di percepire lo spazio con l 'intuito ed i suoni, non da super eroi come Daredevil, ma da esseri umani. E poi, burloni quei camerieri che ci dicevano arrivano le linguine, e noi che ci siamo cascati: erano fagioli, ottimi, ma per capirlo qualcuno ha impiegato qualche minuto. La lezione: imparate a sentire di più il vostro corpo, non solo a vedere. La sfida: ora comprendete le difficoltà che vive un ipovedente, classi dirigenti datevi da fare. |
21/10/2010 - autore: Leonardo Pisani |
fonte: LA NUOVA DEL SUD |