Il commisario straodinario del Consorzio Industriale parla del suo futuro
Prima era una semplice voce nei corridoi della politica, sussurrate da tempo, ma era nei fatti e nella logica della cose, dopo il passo indietro di Donato Salvatore a favore di Vito Summa per permettere una scelta unitaria nel centrosinistra aviglianese, avrebbe assunto la carica di vice sindaco,quasi metafora di un'unità ritrovata. M a era pro tempore, non quantificabile, non a scadenza stabilita ma prima o poi si sarebbe dimesso. Ad onor di cronaca, ne parlava più l'opposizione di Unità Popolare che ha anche presentato un'interrogazione scritta per chiederne le dimissioni che la stessa maggioranza, forse preoccupata di un eventuale post Salvatore a rompere gli equilibri interni. Intanto le dimissioni ci sono, dice lo stesso leader socialista "Le mie dimissioni sono irrevocabili, le ho consegnate dal 2 novembre nelle mani del sindaco Summa. Per cortesia istituzionale avevo anche avvisato l'assessore Leonardo Sileo, mio compagno di partito ". La decisione è sopraggiunta per gli impegni che Salvatore ha come Commissario Straordinario del Consorzio Industriale di Tito. "Era noto che la mia presenza in giunta era a suggello dell'unità, per dare offrire anche un contributo di esperienza ad una maggioranza che vede molti giovani alla prima esperienza" chiosa Salvatore " Un lavoro dietro le quinte che comunque non mancherà come contributo alla mia comunità ed al centrosinistra". Vicesindaco senza delega precisa, ai fondi comunitari, ma Avigliano è lontana da Strasburgo e dal Lussemburgo, l'opinione pubblica si è sempre chiesta quale è stato il suo contributo. "Innanzitutto ho messo a disposizione tutte le mie relazioni di anni di politica e ruoli istituzionali. Sono riuscito a recuperare fondi in dipartimenti delle Regione" spiega il già Assessore Regionale "Come eredità alla giunta lascio anche un accordo con le Appulo-Lucane, di 250mila euro, per la riqualificazione della Stazione di Avigliano". Le polemiche in consiglio comunale le liquida così " Le valutazioni fatte da qualche esponente di Unità Popolare mi fanno sorridere. Cessa il rapporto istituzionale con la giunta, non quello politico con il centrosinistra". Il futuro di Donato Salvatore? "Tutta la mia energia ed il mio tempo ora sono dedicati al lavoro di Commissario Straordinario dell'Asi, un ruolo che intendo portare a termine senza lasciare nulla al caso e nulla di incompiuto. Un compito che ha l'onere del massimo impegno e di mantenere anche un profilo super partes ed equidistante, per questo sono sembrato lontano dalla politica e dalla dialettica partitica. La seguo ed anche molto invece". Mentre sul tam tam delle notizie di Salvatore in partenza verso Il Pd, prima insistenti poi sussurrate, l'ex segretario regionale del Psi dice chiaramente che ha rinnovato la tessera al Partito socialista, " Solidarietà totale con molti dirigenti e quadri, con i quali continuano ad avere un ottimo rapporto politico ed umano" ma afferma Salvatore pensa che il suo partito deve superare il gap politico in cui si è infilato- grazie sopratutto alla dirigenza nazionale- non osa, non rischia ed è preda degli organigrammi interni ed alla sindrome del cugino povero. "Assistiamo ad un elemosinare qualche seggio sicuro alle politiche future" afferma il Commissario ASI " Io sono socialista da sempre, a differenza di altri. Ma al pensiero di mantenere in vita un partitino solo per le sorti personali del gruppo dirigente nazionale non mi và a genio. Sono convinto che noi Socialisti dobbiamo cambiare, o prendiamo in mano le nostre sorti, creiamo relazioni in un percorso politico condiviso con le altre forze maggiori, oppure diverremo sempre più un piccolo contenitore destinato alla archeologia, inadatto alla eredità di un'Idea troppo grande ed una storia troppo importante". |
23/11/2010 - autore: Leonardo Pisani |
fonte: LA NUOVA DEL SUD |
kikorosa da avigliano | 27/11/2010 - 15:55 |
della serie......e chi se ne frega !!!!!!!!! |
elsa da avigliano | 28/11/2010 - 08:15 |
Come la volta scorsa seduto su una sedia con accanto una sedia vuota... ALZATI DA QUELLA SEDIA |