RIVIVE LA TRADIZIONE DEGLI ANTICHI BARBIERI LUCANI

Avigliano: Gli Amici di Ypsilon ripropongono i calendarietti profumati

Erano luoghi di incontro, di discussioni, di notizie e perchè no, anche di pettegolezzi e facezie, queste le antiche botteghe dei barbieri di un tempo. Qualche rivista, un giornale per ingannare l attesa e vi a parlare, parlare, discutere anche se poi la barba era stata rasata o il capello era a posto. Non poteva certo mancare il calendario, però i barbieri italiani ne avevano uno particolare che regalavano ai clienti più affezionati per le festività natalizie, il calendarietto profumato, minuscolo ed illustrato. Una tradizione che parte della metà del 1800, sino agli anni 70 del 900, poi è andata pian piano perdendo, finche ormai sono diventati autentici pezzi da collezione. L associazione Amici di Ypsol riproposto questo antico uso dei barbieri di un tempo, riproponendo la stampa,con tanto di profumi e con tante illustrazioni, ma invece di attori e attrici o personaggi dello spettacolo, il tema proposto sono i 150 dell unità di Italia, proponendo un viaggio sui principali avvenimenti del risorgimento e dell Unità di Italia. Si parte dal 1821 con la nascita della Carboneria ed i relativi moti inserruzionali, Marzo propone la società della Giardiniere, che riuniva le donne affiliate alla massoneria, chiamata così perché si incontravano nei giardini; ne facevano parte Teresa Casati Confalonieri, Matilde Viscontini Dembowsky. Non potevano mancare i ricordi di Mazzini, dei fratelli Bandiera dei 300 di Pisacane, l eroina Anita ed il suo Generale Giuseppe Garibaldi. Vi è anche il ricordo di Giovanbattista Pentasuglia di Matera, unico lucano della spedizione dei Mille, colui che era il telegrafista di Garibaldi. Tra i lucani menzionati Giacinto Albini, Giacomo Racioppi, Pietro Lacava,Nicola Mignogna. Nicola Mancusi Martinelli e Laura Battista. Siamo lucani, quindi non poteva mancare l accenno al grande Brigantaggio del Generale Crocco e di Ninco Nanco. Il calendrietto finisce con il 20 settembre 1870, quando i bersaglieri del regno di Italia entrarono in Porta Pia e Roma fu proclamata Capitale d Italia.
21/12/2010 - autore: Leonardo Pisani
fonte: LA NUOVA DEL SUD

Back