GLI STUDENTI AVIGLIANESI DISCUTONO DELLA GELMINI

Tavola rotonda con due universitari e laboratorio giornalistico

Protestiamo contro la riforma Gelmini? Certo ma discutiamone col contraddittorio. Occupiamo la scuola in autogestione? No, meglio un incontro sui temi della riforma scolastica. Scendiamo in Piazza? Forse si, forse no però meglio prima conoscere i pro ed i contro di un disegno di legge tanto "chiacchierato", spesso discusso senza poi neanche averlo letto. E partono i due giorni di incontro dibattito all Istituto De Lorenzo, sede distaccata di Avigliano con una tavola rotonda moderata deal responsabile dell Istituto prof Giuseppe Viggiano e due relatori, universitari, impegnati politicamente nei movimenti giovanili: Fabio Labella di Azione Universitaria, studente a Roma 3 e Michele Masulli, universitario a Bologna e responsabile regionale scuola ed università dei giovani del Partito Democratico. "I ragazzi volevano fare un autogestione" dice il prof. Viggiano "poi dialogando con loro, sui temi della riforma, su quello che è successo a Roma durante le manifestazioni di piazza, hanno preferito un dibattito seguito poi da un laboratorio di giornalismo, dove scriveranno degli articoli sulla legge Gelmini". Innanzitutto un coro unanime da parte di alunni e relatori di condanna alle manifestazioni di violenza, il dissenso si deve esercitare in modo netto certo ma civile; su questo tema unanimità, anzi anche un monito ai politici romani che troppo spesso in TV alzano i toni: Moderatevi nei proclami. Che l università italiana abbia necessità di una riforma ne sono convinti ambedue i giovani relatori, unanimità anche qui tra centrodestra e centrosinistra; poi escono le divergenze. Per Labella è una riforma giusta che premia la meritocrazia sia per gli studenti che per il corpo accademico; mentre è l inizio per eliminare il nepotismo che troppo spesso colpisce l Università Italiana e indebolire il baronato. Non è d accorto Masulli, anzi questa riforma favorirà le oligarchie accademiche- non ha caso dice la maggior parte dei Retori è a favore-, mentre i tagli che colpiranno gli Atenei, sia riducendo le borse di studio per i meritevoli, sia favorendo l eliminazione di corsi di laurea in tante piccole università, favoriranno solo gli studenti provenienti da ceti abbienti. Sugli sprechi poi vi è concordia, specie, quando si fa una disanima di corsi universitari del tutto "italioti" quali "scienze dell allevamento e del benessere del cane e del gatto", " Scienza e tecnologia del Packaging", basta solo un pizzico di buonsenso, che non ha colore politico, per capire che di certo non sono materie accademiche, oppure il proliferare di corsi con un solo studente che sono ben 37, mentre 327 facoltà italiane hanno 15 iscritti. Per ora unanimità siglata da abbondanti applausi ai due relatori, se gli studenti de De Lorenzo saranno favorevoli o contrari alla Riforma, si saprà oggi, quando si riuniranno in assemblea, formeranno dei gruppi di lavoro e durante laboratorio di scrittura giornalistica, scriveranno le loro opinioni. Dialogo e confronto in una scuola aperta alla società.
22/12/2010 - autore: Leonardo Pisani
fonte: LA NUOVA DEL SUD

I COMMENTI DEI VISITATORI
elsa da avigliano | 23/12/2010 - 20:17
Sentire la voce di un universitario che frequenta l'universita' qui a Potenza no? Magari anche di uno studente aviglianese. E' più cool Roma o Bologna. Giusto

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