CONDANNA BIPARTISAN SENZA SE

Caso Battisti, l'ex sindaco di Avigliano Tripaldi :"Stop agli estramismi"

Domenico Tripaldi era il primo cittadino di Avigliano quando il 18 gennaio 2007 Cesare Battisti fu arestano a Rio De Janeiro, immediatamente fu autore di una nota ufficiale dove aveva espresso l auspicio che il noto terrorista fosse estradato in Italia, ricordando che egli si era reso responsabile, tra i numerosi delitti commessi, anche dell assassinio dell aviglianese Antonio Santoro. "In quella circostanza e, successivamente, durante il lungo procedimento giudiziario svoltosi presso il Supremo Tribunal Federal, anche la stampa locale, dopo il mio comunicato, si occupò del caso intervistando alcuni congiunti" dichiara Tripaldi " A distanza di quattro anni dispiace dover registrare che il Presidente Lula, con il dispotismo tipico dei sovrani assoluti che non devono sottostare alla legge, abbia ribaltato la decisione del supremo organo di giustizia brasiliano garantendo a Battisti l impunità". "Quanto accaduto ha riportato di attualità il caso anche nella comunità di Avigliano, ed è quanto mai opportuno cogliere l occasione per ribadire, da parte di tutti e senza compiacenti distinguo, la più ferma ed assoluta condanna della violenza come forma di lotta politica" continua l ex sindaco "La posizione espressa dal Sindaco Summa nella missiva inviata all ambasciatore brasiliano in Italia è assolutamente condivisibile, ed è auspicabile che anche le forze politiche presenti ad Avigliano si pronuncino con nettezza sulla questione". Riguardo, invece la richiesta del Popolo delle Libertà di Avigliano, Pur comprendendone le ragioni politiche, non gli pare opportuna la proposta del gruppo consiliare del PDL di sottoporre la questione al Consiglio Comunale. "Si rischia, in tal modo, di ridurre il tutto ad una sterile polemica tra chi ha condannato prima o di più o meglio, senza cogliere il punto fondamentale di tutta la vicenda" - conclude Tripaldi "tutte le forze politiche devono impegnarsi a fondo e con estrema onestà intellettuale affinché gli opposti estremismi, di destre e di sinistra, che hanno insanguinato l Italia negli anni 70 e 80 non abbiano più a ripetersi e i responsabili di quei delitti scontino le pene alle quali sono stati condannati. Solo in tal modo si onorerà al meglio la memoria delle tante vittime di quella stagione di sangue, tra i quali l indimenticato Maresciallo Antonio Santoro".
08/01/2011 - autore: Leonardo Pisani
fonte: LA NUOVA DEL SUD

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