Lorusso ( PdL) : Un'opera sempre promessa, mai compiuta
La comunità di Possidente non avrà il suo cimitero. Infatti, con delibera n. 7 del 21.01.2011 la Giunta Comunale a guida Sindaco Summa ha deciso: "di rinunciare alla realizzazione di un cimitero nella frazione Possidente". Sulla questione interviene il consigliere comunale del Pdl Vito Lorusso: "Purtroppo in tutti questi anni le amministrazioni di centrosinistra hanno di fatto preso in giro una comunità, senza avere il coraggio di dire la verità sulla realizzazione del cimitero". Per l'esponente di opposizione, il PdL lo ha più volte evidenziato, sia a mezzo stampa sia in consiglio comunale anche nella precedente legislatura, al di là dei proclami e delle numerose riunioni "propagandistiche" effettuate dal centrosinistra. "in realtà le amministrazioni Comunali di centro-sinistra succedutesi in questi anni non hanno mai voluto la realizzazione di questa importante opera di civiltà a servizio della nostra comunità." Continua Lorusso " Tale convincimento scaturiva dal fatto che ogni anno era, puntualmente, inserita nel bilancio di previsione comunale la realizzazione della predetta opera pubblica salvo eliminarla, altrettanto puntualmente, in sede di assestamento generale del bilancio".
La storia della realizzazione del cimitero a Possidente ha radici antiche; della costruzione, infatti, si comincia a parlare in modo concreto negli anni sessanta - settanta in pieno boom economico. L'opera nelle intenzioni dei promotori, essere al servizio del borgo di Possidente e delle altre frazioni ad essa collegate storicamente, in particolare: Torretta; Canarra, Bufolaria e Paoladoce. La richiesta veniva soprattutto dagli anziani che avevano vissuto la difficile situazione economica degli anni precedenti, la guerra e la drammaticità del conflitto mondiale, che aveva ridotto in miseria i contadini che vivevano nelle zone rurali. "i nostri nonni e i nostri genitori, in quegli anni, erano costretti a pesanti ristrettezze come brillantemente evidenziato dal libro di Vito Fiorellino "L'ultimo dei Cusci" spiega Lorusso "che descriveva la povertà dei nostri contadini i quali non potevano permettersi neanche il cristiano trasporto dei defunti al cimitero di Avigliano città; così, infatti, scriveva riguardo al trasporto dei defunti: Piegato a dorso di cavallo, facendo finta che fossero malati, sia pure gravemente; vestiti a festa con le scarpe a suola di cartone, si caricava a bisaccia sul basto del mulo e si era inverno, varcata la Serra, si scaricava ad Avigliano il morto gelato, ricurvo a ferro di cavallo".
Il discorso sembrava potersi concretizzarsi venti anni fa con il sindaco Franco Mancusi che deliberò la costruzione del cimitero con relativo finanziamento. Furono appaltati i lavori poi, però tutto si bloccò. "Da quegli anni quasi tutte le amministrazioni succedute alla guida del nostro Comune inserivano puntualmente nei bilanci previsionali la costruzione del cimitero, al punto che, nel 1996, fu costituito un comitato di cittadini per sollecitare l'amministrazione alla realizzazione dell'opera" conclude Lorusso " Nel 1999, l'assessore ai lavori pubblici Tripaldi, con delibera n° 194 del 10.08.1999 richiese, ai cittadini che avevano firmato la sottoscrizione, di versare una quota di Lire 300.000 per ogni loculo al fine di verificare realmente la volontà della popolazione di dotarsi della struttura. A tale richiesta aderirono circa 300 persone le quali versarono il dovuto e che, per tutti questi anni, hanno aspettato con speranza la realizzazione del proprio cimitero. Dopo tutti questi anni la comunità è stata assalita dall'amletico dubbio: qual è la reale intenzione dell'Amministrazione? Oggi purtroppo tale dubbio è stato definitivamente dissipato con buona pace dei tanti cittadini che per anni sono stati letteralmente presi in giro da chi ci ha amministrati. Possidente non avrà il suo cimitero".
|
07/02/2011 - autore: Leonardo Pisani |
fonte: LA NUOVA DEL SUD |
kikorosa da avigliano | 13/02/2011 - 19:42 |
amen......... |