Tavola rotonda tra giovani del Pdl, Pd ed associazioni studentesche
Riflessioni e spunti ad Avigliano colti dall'analisi sulla riforma dell'istruzione-,conosciuta all'opinione pubblica come riforma Gelmini-, promotori Il Popolo della Libertà di Avigliano ed il suo movimento giovanile, La Giovane Italia, in collaborazione con le associazioni studentesche Azione Universitaria e Studenti per la Libertà. Il dibattito coordinato dal prof. Francesco Mancusi, a lungo docente di materie storiche e filosofiche, ha avuto quali relatori giovani impegnati in differenti aree politiche: Vincenzo Claps, consigliere comunale del PdL al Comune di Avigliano, Fabio Labella, rappresentante consiglio degli studenti Azione Universitaria Roma, Canio Sinisi, Studenti per le Libertà, Angelo Summa consigliere comunale del PD al Comune di Avigliano. Forfait invece per i rappresentanti del PSI e della Federazione Giovani Comunisti, assenza che è stato sottolineato dal coordinatore cittadino Gaetano Rizzitelli: "Un comportamento scorretto: si preferisce semmai partecipare a manifestazioni in piazza ma evitare i confronti di idee".
Mancusi ha iniziato l'incontro con un exursus storico sui tentativi di riforma del sistema scolastico italiano; Censis, banca Italia 2007 Ocse oltre il ventesimo posto per le scuole dell'obbligo, mentre la prima università Bologna si piazza intorno alla centesima posizione secondo il Time.
Summa, consigliere comunale e insegnate ha affermato che "unico criterio quello dei tagli, nella scuola si sente il disagio E' riforma avvenuta senza concertazione, senza aver contemplare le parti, i presidi. Fatta troppo in fretta. Le difficoltà che vi erano sono rimaste, anzi si sono acuite. Penso al Precariato per i docenti, solo in Basilicata 600 posti, un licenziamento di massa di cui nessuno ha parlato".Parere favorevole alla riforma per Claps che ha dichiarato "La Gelmini giovane ministro, ha attuato una riforma che se ne sentiva necessità dai tempi di ruperti. Ha avuto coraggio ad andare avanti, perchè in Italia ogni volta che si è tentato di riformare la scuola, si sono alzate le barricate da parte di docenti, stipendiati e sindacati, corporazioni che difendono solo lo stipendificio e non la qualità dell'insegnamento e gli interessi della scuola".
Per Sinisi vanno fatte riflessioni sul sistema della formazione, poiché le ultime teorie economiche mettono in risalto l'investimento sulle risorse umane, ma l'università italiana aveva un deficit strutturale in quanto con meno laureati dei paesi industrializzati ed un deficit culturale dovuto alla svalutazione della qualità accademica. Come la stessa Università Lucana che è ancora slegata dalle dinamiche del nostro territorio,sociali ed economiche. La Gelmini inizia a mettere al centro del sistema la meritocrazia. Ben venga la riforma ed i suoi decreti attuativi. ". Mentre Fabio Labella- Azione Universitaria Roma- ha controbattuto a Summa che è una riforma che va avanti dal 2008, non improvvisata ma che era urgente e necessaria con elementi di meritocrazia, che è "rivoluzionaria" contro il potere delle baronie".
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14/02/2011 - autore: Leonardo Pisani |
fonte: LA NUOVA DEL SUD |