SUCCESSO A BERLINO PER L'ARTISTA VITO PACE

L'espozione "Betrachtungs" apparati per la visione

"Apparati per la visione", una ricerca intimistica dei percorsi dell arte partendo dalla riflessione sui meccanismi della visione, avendo come luogo di origine il cuore pulsante della creazione e dell ispirazione: l atelier, lo studio luogo più congeniale per ogni artista di ogni epoca e luogo. "Betrachtungsapparat - Apparati per la visione" la nuova esposizione personale di Vito Pace presso La Sara Asperger Gallery di Berlino; iniziata il 18 febbraio si concluderà l 11 giugno. Vito Pace nato ad Avigliano il 22.12.1966 , dopo aver frequentato il liceo artistico di Melfi e l accademia di Belle Arti di Firenze con il diploma in scultura, ha collaborazione per 5 anni nello Studio dello scultore Francesco Somaini a Lomazzo (Co), arrivando poi a vivere in Germania dove attualmente risiede ed insegna Scultura e Ambientazione Urbana alla University of Applied Sciences di Pforzheim. Giovane artista con innumerevoli esperienze internazionali, tra le quali ricordiamo "Der Transfer ist aus, Centro culturale Durchblick, Milano, (Italia) 2005" ; "Ateljén, Ricklundgården - Emma Ricklund Foundation Saxnäs, Saxnäs, (Svezia) 2008"; "Svenska Landskap, contributo al progetto NEXT code: crossing, steirischen herbst, Gleisdorf (Austria) 2009" , é invitato alla muostra collettiva "Das Fundament der Kunst" la scultura da Giacometti ad oggi al Museo Civico di Heilbronn, "Vito Pace Artnews Outdoor, Samara - Russia" nel 2010. Con Betrachtungsapparat, lo scultore lucano, ispirandosi a "L atelier du peintre di G. Courbet, in cui il pittore si ritrae all interno del proprio studio, mentre dipinge, opera un rovesciamento e gioca sugli apparati naturali e artificiali preposti al vedere e sulla relazione tra spazio artistico, connotazione dell ambiente e rappresentazione nell arte. La ricerca dell artista si articola lungo tre momenti: Erasmusstrasse, Atelier Berlin e Turn to Stone. Il punto di partenza è la serie Erasmusstrasse in cui lo studio di Pace a Pforzheim è svuotato dalle caratteristiche di ambiente di lavoro e creazione per diventare luogo evocativo di un azione politica, visibile solo dall esterno. L artista può ritrarlo solo standone fuori, operando quindi una dislocazione spiazzante tra luogo dell arte e fare artistico. Tale visione trova un contrastare in Atelier Berlin, ( cittá dove risiede per la borsa di studio del Baden Würrtemberg) la cui serie è realizzata in due momenti distinti. Nel primo, l oggetto è lo spazio esterno allo studio berlinese dove Pace ha vissuto in occasione di una "residenza d artista". Per indirizzare lo sguardo Pace si serve di una sorta di camera oscura da lui stesso costruita, che, posta alla finestra, gli fornisce un inquadratura delimitata dell area fuori dell atelier. Nel secondo momento, l artista punta il medesimo apparecchio nel Treptower Park di Berlino, mantenendo la stessa inclinazione che esso aveva nello studio, e ritrae il paesaggio. La chiusura del percorso - si può considerare la sua origine- è Turn to stone, che riproduce il processo classico di osservazione dell opera d arte da parte dello spettatore, invitato a guardare attraverso due fori un ambiente fittizio, ricostruito per lui all interno della scultura. ( scultura gia esposta al Museo Mineralogico di Vico Equense La ricerca relativa ai processi della visione coinvolge quindi attivamente lo spettatore e, attraverso l oggettivazione dei mezzi tecnici e la varietà di media usati per realizzare le singole opere, diviene riflessione sul significato più intrinseco del creare arte. questa ricerca durata durata un anno si é concluso con la mostra personale Sara Asperger Gallery di Berlino dal titolo appunto "Betrachtungsapparat" trad. Apparati per la visione e´stato pubblicato un catalodo edito dalla casa editrice indipendente Baustellenbuero.com con un testo critico del Prof. Fil. Oliver Brokel (isbn 978-88-905901-5-3). Vito Pace da Berlino ci fa sapere che l esposizione ha avuto notevole partecipazione e giudizi positivi dalla critica specializzata: "sono molto soddisfatto della mostra ma soprattutto della collaborazione con la galleria, cosí anche la signora Asperger , proprietaria della galleria è entusiasta della affluenza alla inaugurazione e delle visite successive, ma soprattutto delle domande del pubblico".
25/03/2011 - autore: Leonardo Pisani
fonte: LA NUOVA DEL SUD

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