La Societa' Enel condannata a risarcire per violazione di diritti costituzionalmente e comunitariamente tutelati
Una sentenza importante quella del Giudice di Pace di Avigliano, depositata in data 8 aprile, che ha condannato la società Enel ENERGIA S.p.A al risarcimento per il danno subito da un consumatore; motivazione è la lesione di diritti costituzionalmente e comunitariamente protetti, per indebita intromissione nella sfera privata e per lesione del diritto all autodeterminazione nella scelta dei beni e dei servizi di uso. La vicenda nasce dalla ricezione - da parte di un cittadino di Avigliano- di una fattura emessa dal gestore elettrico per la fornitura di energia elettrica, con un intestazione societaria diversa dalle precedenti fatture. Insospettito dell accaduto, non avendo mai richiesto un servizio alla società in questione, il cittadino ha contattato il servizio clienti dell Enel ed apprendeva di aver sottoscritto un contratto. Ne chiede una copia e con sua sorpresa e enorme disappunto si accorge che la firma è palesemente apocrifa tanto da doversi rivolgere ad un legale; dopo una prima ed inutile contestazione, l Enel incurante di quanto denunciato, inviava regolarmente le fatture minacciando il distacco dell energia elettrica in caso di mancato pagamento. Il consumatore, rivoltosi all'avvocato Domenico Salvatore, ha citato in giudizio la società affinché si accertasse la falsità della firma sul contratto esibito da parte del gestore elettrico e conseguentemente si condannasse la società al ristoro dei danni. L importante sentenza emessa dal Giudice di Pace di Avigliano -la prima che si conosca- Su un fenomeno che negli ultimi anni è aumentato in modo vertiginoso a seguito della liberalizzazione dei servizi pubblici e riguarda tutti i fornitori di servizi come energia elettrica, gas, servizi di telefonia ed altro. "Questi comportamenti assunti da molte e società negli ultimi anni costituiscono una vera intromissione e lesione dei diritti costituzionalmente e comunitariamente protetti"afferma l Avv. Domenico Salvatore " L'accertamento della condotta illecita posta in essere dal gestore elettrico e la conseguente condanna al ristoro dei danni rappresenta un monito per tutte le società fornitrici di pubblici servizi ed un incoraggiamento per gli utenti vittime di condotte lesive della sfera privata di ciascun individuo a non tollerare tali avvenimenti bensì a denunciare tali condotte con ogni conseguenza diretta". |
16/04/2011 - autore: Leonardo Pisani |
fonte: LA NUOVA DEL SUD |