PER NON DIMENTICARE

Avigliano, un concerto in ricordo di Antonio Carriero

Avigliano - Di notevole impatto sonoro ed emotivo il concerto, tenutosi giovedì sera nella Sala Claps, per la quarta edizione dell’iniziativa “Antonio, la musica e i musicisti” in ricordo di Antonio Carriero e in omaggio alla sua grande sensibilità musicale. Bella la ritmica e grande il dinamismo. Il pubblico ha ascoltato con interesse il Maestro violoncellista dell’orchestra del Teatro Regio di Parma, Marco Ferri, accompagnato al pianoforte dal Maestro Nicola Iannielli, autore del primo studio sulla produzione musicale di Emanuele Gianturco.“Il filo conduttore che mi legava ad Antonio – ha ricordato il Maestro Ferri - era il rispetto e la sensibilità non comuni che lui dimostrava nei confronti della musica e dei musicisti”. Il pianista Nicola Iannielli invece ha ripensato a quando insegnava al Tetracordo, la scuola di musica di cui Antonio era allievo: “Ricordo la sua grande volontà: non saltava mai una lezione; mi colpivano la gioia e la naturalezza che aveva nell’affrontare le difficoltà della vita quotidiana”. Il duo ha eseguito alcuni tra i più grandi capolavori della storia della musica. Lo spettacolo è iniziato con la Suite n. 1 in sol maggiore per violoncello solo di J.S Bach, un’assoluta delizia per le orecchie: un suono ricco, profondo, capace di una vorticosa gamma di colori, di abissi ed ascese, agile e poderoso al tempo stesso, per poi passare alla sonata n. 6 di Vivaldi caratterizzata da forti contrasti sonori e armonie semplici e suggestive, una musica non accademica, chiara ed espressiva, tale da poter essere apprezzata anche dal grande pubblico. Molto fascino, ha esercitato il pezzo di Paganini ben reso dalla maestria del Maestro Ferri. Il concerto è continuato con un’opera di Fauré: l’Elegia per violoncello e piano, che si distingue tanto per la finezza della melodia, quanto per l'equilibrio della composizione, passando poi ad un brano per violoncello e pianoforte “Allegro Appassionato”, quasi uno scherzo musicale di Saint-Saëns, compositore elegante e tecnicamente perfetto. Interessante poi la “Meditation” dall’opera Thais di Massenet, il cui tema trasporta chi ascolta in un’atmosfera di pace e tranquillità. Con Liebesleid del compositore austriaco Kreisler, la musica è divenuta struggente, di un tempo lontano che suscita ricordi nascosti in fondo al cuore. Il concerto si è concluso con il bellissimo Rondò del compositore e violoncellista italiano Boccherini. Molto apprezzata la maestria dei due artisti che concordemente hanno sostenuto: “E’ stata davvero una bella esperienza e tra noi si è creata subito sintonia. Suonare insieme per Antonio è stato un regalo che noi abbiamo ricevuto”.
12/04/2010 - autore: Valeria Giordano
fonte: LA NUOVA DEL SUD

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