Lo smottamento a poca distanza da quello verificatosi lo scorso autunno
AVIGLIANO - Dopo la spiacevole sorpresa dello scorso ottobre, che è costata la perdita di parte del “curvone” agli aviglianesi, il comune gianturchiano continua a franare. Paura, senso d’impotenza alla vista del cedimento di una parte importante della SP 6, insieme alla chiusura del tratto di strada per parte di mesi invernali, non hanno fatto dimenticare a cittadini e amministratori il rischio corso e la tragedia evitata. Nessun respiro di sollievo se si pensa che sono ancora da chiarire le responsabilità dell’accaduto e la cooperativa Sunny Residence non lavora più. Dunque, ancora un colpo basso al settore edile che, in tempi di crisi, grava molto sulle famiglie dei lavoratori ma anche su quelle dei diversi soci del complesso residenziale. C’è ancora l’amaro in bocca quando Avigliano frana ancora e in una zona molto vicina al noto curvone. Le due foto, infatti, ritraggono un tratto di strada che precede la carreggiata franta nello scorso inverno. Andando verso Potenza, il nuovo smottamento, coinvolge due abitazioni. Così il nuovo cedimento di terreno, nei giorni scorsi, è finisce lungo la strada provinciale e ha richiesto l’intervento di una ditta, in grado di rimuovere il terriccio che invadeva la carreggiata. Ai piedi di una villa, lì dove i cittadini hanno sostituito il cemento agli alberi, proprio lungo un piccolo pendio - in verità qualche fusto c’è ancora - e di fianco ad un’abitazione privata, ancora terreno in movimento. Non c’è da star tanto tranquilli soprattutto se si guarda all’importante crollo che per mesi ha reso necessaria l'adozione del senso unico lungo quel tratto di strada. E se si pensa alla franosità del territorio comunale, gli aviglianesi possono fornire ancora recenti esempi. Difatti, sempre durante l’inverno, ha preso piede anche una nuova frana in località Civitelle, che interessa il "tratturo delle brecce". La strada a monte del centro abitato è un vecchio passaggio che, negli anni scorsi è stato risistemato al meglio, proprio per garantire agevolmente il passaggio dei fedeli e condurre i cittadini al santuario del Monte Carmine. Un percorso praticato soprattutto nel periodo estivo ma che durante i mesi più freddi viene completamente dimenticato anche dagli amministratori, che da tempo sono al corrente della possibilità di frane in quell’area. Il lungo tratto della strada dei fedeli, infatti, confina con un’ex cava abbandonata, dove l'estrazione della pietra, un tempo utilizzata dal cementificio di Avigliano Scalo, è terminata da quasi un decennio senza eseguire alcuna opera volta a garantire la sicurezza e tutelare il patrimonio paesaggistico. Mancanza di sensibilità da parte degli organi competenti comunali e regionali? Tra qualche mese si terrà la processione religiosa e tutta la comunità si auspica che, come ogni anno, il tratturo posso essere percorribile dagli aviglianesi in processione. |
14/04/2013 - autore: Antonella Rosa |
fonte: IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA |