«BASTA CON AVIGLIANO»12 FRAZIONI LUCANE

E’ ripresa con più vigore l’azione di coinvolgimento delle frazioni situate a nord del comune di Avigliano.....

E’ ripresa con più vigore l’azione di coinvolgimento delle frazioni situate a nord del comune di Avigliano che vogliono essere amministrate dal limitrofo comune di Filiano. Anche da Possidente arrivano al Comitato che sta organizzando l’annessione a Filiano, richieste per allargare al loro territorio il perimetro entro il quale i cittadini saranno chiamati ad esprimersi attraverso un referendum se aderire o meno all’amministrazione comunale di Filiano.
Durante i mesi scorsi ci sono state molte fibrillazioni tra i cittadini delle frazioni ( Lagopesole, Masi, Signore, Frusci, Imperatore, Sarnelli, Miracolo, Chicone, Piano del Conte e parte di Sassano) e altri del centro, perché alcuni cittadini di Avigliano, rappresentati da un presidente di un famoso circolo culturale, da queste stesse colonne, avevano lanciato l’allarme perché «il dualismo fra centro e frazioni penalizza il territorio e lo sviluppo», invocando una maggiore attenzione amministrativa per il centro.
Secondo il presidente del circolo aviglianese, è colpa dell’esistenza delle frazioni e delle politiche messe in atto da amministratori locali residenti nelle frazioni se si registra un calo demografico e l’emigrazione dei giovani; se nel comune madre esistono devianze; se pochissime giovani coppie scelgono di risiedere a Lagopesole o altrove; se i servizi offerti sono scarsi o inesistenti, perché hannoil torto di aver duplicato le strutture ( 5 uffici postali, 17 utenze scolastiche, 2 centri di aggregazione e 4 campi sportivi).
Il Comitato per l’aggregazione a Filiano non ci sta e in una nota ha ribadito che le lamentele del Presidente del circolo «l’Abete» sono alla base della loro richiesta, quindi, si faccia promotore presso i cittadini del Centro di accogliere benevolmente il distacco da Avigliano verso Filiano, perché i cittadini delle frazioni sono una palla al piede e frenano lo sviluppo del paese che per lungo tempo è stato considerato «una nazione».
La politica faccia tesoro della richiesta dei cittadini che vogliono staccarsi, solo in questo modo potranno concentrarsi sui problemi del Centro e potranno liberarsi da amministratori locali, residenti nelle frazioni, che «non hanno perseguito il bene comune ma solo quello delle aree territoriali» distraendo fondi indispensabili per l’intera comunità. «Si da il caso - continua il comitato- che i fondi del bilancio siano stati spesi per un terzo nelle frazioni ( 6.000 abitanti circa) e per i due terzi nel Centro ( 6.000 abitanti circa). Si richiede equità - conclude il Comitato - anche nella ripartizione dei fondi».
30/05/2013 - autore: Antonio Pace
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

I COMMENTI DEI VISITATORI
Giuseppina Sordetti da Modena | 20/06/2013 - 10:09
Non è la parola “dividere” che porta sviluppo ma “aggregazione”!! pensare solo al benessere del proprio orticello è l’atteggiamento di chi si accontenta della poca acqua piovuta dal cielo, per trovare risorse fresche bisogna scavare a fondo e lo si fa solo col duro lavoro di tante braccia. Più che sprecare energie per improbabili migliorie dovute a questa o a quella trovata politico/amministrativa, che alla fine si riduce sempre con un campo sportivo a me e una piscina a te, che poi né l’uno e né l’altro potranno mai utilizzare perché entrambi non hanno i fondi per gestirle, uniamo le forze e soprattutto le menti e pensiamo a qualcosa di buono per la regione, DIVENTIAMO PROMOTORI DI IDEE! Io penso che le associazioni di Avigliano tutta, che rispetto alle amministrazioni mi sembrano più pragmatiche, devono invece lavorare per favorire aggregazioni più estese coinvolgendo poi più Comuni e insieme costruire progetti a largo respiro. Esempio: perché le associazioni che gestiscono i vari Castelli, Certose, Teatri…ecc… insieme non pensano a qualcosa di davvero incisivo per il turismo? Non penserete mica di incrementarlo offrendo la sola visione del filmato di Federico non inserita in un progetto articolato e ben distribuito sul territorio? Il turista non deve lui andarsi a cercare affannosamente le cose di interesse, dobbiamo noi guidarlo con proposte valide e vantaggiose che possano competere con le offerte di mercato. Quando le tasche dei cittadini diventano più piene le vecchie e stantie leggende sulle passate glorie diventano al massimo racconti da offrire ai turisti, perché nessuno diventa ricco cotanto i soldi della tasca del vicino! Di nuovo un caro saluto alla mia meravigliosa terra. Pina

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