AVIGLIANO - Dopo l’apertura ufficiale del Centro Polivalente
AVIGLIANO - Dopo l’apertura ufficiale del Centro Polivalente, il “Centro Studi Politeia” e il “Gruppo Folkloristico Aviglianese”, con il patrocinio del Comune di Avigliano, hanno voluto inaugurare l’Auditorium di Viale XVIII Agosto in Avigliano, portando in scena l’opera lirica “Le nozze di Figaro”. Lo spettacolo, tratto dalla commedia Le mariage de Figaro, di Beaumarchais - che fu musicato di Wolfgang Amadeus Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte - è stato accompagnato dall’orchestra, diretta dal Maestro Gioacchino Pensato, e dal coro composto da cittadini aviglianesi e non. L’opera buffa, molto apprezzata dagli spettatori, ha visto la presenza di circa seicento persone, entusiaste della riuscita della rappresentazione nel Centro Polivalente, ultimato di recente. Con “Le Nozze di Figaro”, la regista Giuseppina Sordetti - aviglianese residente a Modena, al suo esordio da regista - ha voluto proporre ai presenti una spettacolo davvero originale, in cui non sono mancati i riferimenti alla tradizione e alla cultura locale. Lo spettacolo, rappresentato per la prima volta in Italia al Teatro La Scala di Milano nel 1815 è stato, così, fruibile da un pubblico variegato che, in quest’occasione, ha avuto la possibilità di avvicinarsi con facilità a questo genere. A ciascun personaggio è stato affidato un ruolo contemporaneo, al fine di rendere ancor più comprensibile la narrazione dei fatti. A tale scopo ha contribuito anche l’introduzione della Voce Narrante, con Carmen Troiano che, in abiti d’epoca, ha svelato al pubblico i segreti del palazzo e gli eventi drammatici e comici legati alla giornata delle nozze. L’opera, composta da quattro atti, ruota introno alle vicende del conte d’Almaviva (Hideya Masuhara); della contessa (la regista Sordetti); di Figaro (Biagio Pizzuti) e della sua amata Susanna (Mariacristrina Mecca). Quest’ultima, riesce a gabbare il conte, che vorrebbe ripristinare lo “ius prime noctis”, grazie alla complicità della stessa contessa. Ma ancora, s’intrecciano le vicende di Cherubino (Emanuela Capece) e Barbarina (Eleonora Claps), di Marcellina (Milena L’Amico) e Bortolo (Filippo Mezzapelle), in un divertente gioco di ruoli che evidenzia le diverse fasi dell’amore. Lo spettacolo, inoltre, ha messo in luce la contrapposizione delle classi sociali dell’epoca, grazie all’interpretazione di un cast di professionisti, composto da molti artisti locali, che hanno emozionato la cittadinanza. L’Auditorium, gremito di gente si è, infatti, lasciato piacevolmente sorprendere dai continui colpi di scena e dall’originale rappresentazione. Il lavoro, realizzato grazie al contributo e alla partecipazione di molti aviglianesi appassionati d’opera, è stato dunque riconosciuto dal pubblico. L’auspico è, adesso, quello che non si tratti di una rappresentazione isolata, ma che il comune giantuirchiano torni a fruire presto di spettacoli benfatti. |
05/06/2013 - autore: Antonella Rosa |
fonte: IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA |