LA VERITÀ VERA DELLE DIMISSIONI DI ANTONIO MECCA “RICHELIEU DELLE FRAZIONI” DA DELEGATO DEL SINDACO

I più maligni (ce ne sono sempre!) dicono che il “Richelieu delle frazioni” è uscito di scena...

I più maligni (ce ne sono sempre!) dicono che il “Richelieu delle frazioni” è uscito di scena e, ora, toccherà a “Luigi XIII di Avigliano centro” iniziare a mettere le idee, oltre la faccia pulita. Tradotto in salsa aviglianese, il consigliere (PD) Antonio Mecca, delegato del sindaco per le frazioni (Richelieu), in un accorato comunicato stampa, con annesso suggeritore dalla buca, ha così motivato tale drastica e inusuale ( almeno per i costumi italici) scelta: “A seguito delle dimissioni da me presentate (…), vorrei fare chiarezza sulle volontà e motivazioni che mi hanno indotto a questa decisione. (…) La visione politica dell’attuale amministrazione comunale dovrebbe rispecchiare maggiormente lo spirito di servizio previsto. Ciò comporta un disagio che va ricercato essenzialmente nel sempre più visibile sfilacciamento del corpo amministrativo comunale (Giunta e Consiglio), il cui coinvolgimento di tutti i componenti è essenziale al fine di espletare al meglio l’intensa attività che il Programma amministrativo richiede. (…) Le mie dimissioni debbono essere considerate come l’inizio di una svolta necessaria ed urgente che parta dall’organizzazione e gestione ordinaria, per poter dare così sempre più spazio alla gestione delle molteplici questioni incompiute. Questo atto è da considerarsi anche come una manifestazione di attenzione e di rispetto verso tutta la comunità.” Belle parole. Peccato che le dimissioni sono state date il 1° luglio, per essere ritrattate il giorno 3. Quindi, appena il tempo di pensare che si trattava di un bel gesto di trasparenza (volontario o indotto poco importa) che nobilitava sia l'uomo sia il sindaco che lo aveva scelto per quel ruolo. Invece no. La vicenda non finisce qui. Le dimissioni dall'incarico vengono riconfermate il giorno 4, 6 e 8 a mezzo stampa. Le motivazioni che hanno indotto Mecca a dimettersi, in realtà, non sono state chiarite dal diretto interessato. I più maligni ( sempre loro!) ipotizzano che alla base della decisione ci siano scelte operate dal vicesindaco, bypassando il delegato: la gestione emergenza neve nelle frazioni, il taglio dell’erba a Piano del Conte per la festa locale. Ancora i maligni dicono che le sue dimissioni sono soltanto un tentativo di guadagnarsi la ribalta delle cronache. E che a decidere su un eventuale ritiro (aspetta una lettera del sindaco che le respinga) non sarà lui, ma la longa manus del “Vassallo di Lagopesole”, che ha voluto alzare la polvere per poi rimetterla sotto il tappeto. Alla prossima figuraccia.
11/07/2013 - autore: Enzo Claps
fonte: LA NUOVA DEL SUD

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